“I dati del 2014 non sono brillanti e noi non siamo scoraggiati, ma preoccupati. Inoltre dalla politica nazionale e locale non vediamo attenzione ai giovani”. Lo ha affermato al VELINO Nunzia Petrosino, presidente Giovani Imprenditori Confindustria Campania. “L’unica azione positiva è il bando regionale sulle Start Up, che abbiamo avuto di studiare e apprezzare, ma sono ben altre le difficoltà che un giovane imprenditore in Campania si trova ad affrontare. Per esempio strutturare un mercato che latita e soprattutto lo scoglio di lungaggini burocratiche che sfavorisce un ragazzo che vuole intraprendere una nuova attività”. Per la Petrosino però la difficoltà maggiore riguarda l’accesso al credito. “La nostra proposta – ha spiegato la presidente – come Confindustria Campania sarebbe quella di instaurare dialoghi con gli Istituti finanziari, in modo che questi ultimi possano valutare le idee giovanili con una leva diversa e utilizzare ovviamente criteri differenti rispetto a quelli standard utilizzati per le imprese già avviate”.

Nunzia Petrosino, da un anno alla guida dei Giovani Imprenditori Confindustria Campania da settembre 2013 ha chiarito che tante sono le iniziative in campo, ma c’è un’idea in particolare che potrebbe essere concretizzata al sud: “In altre regioni d’Italia sono stati istituiti fondi di garanzia riservati alle nuove imprese. In questo modo un giovane che chiede un prestito ha prima di tutto un supporto materiale da parte delle istituzioni locali. Basta messaggi spot, si pensi a iniziative strutturali, a creare per esempio fondi alle aziende meritevoli e a dare input alle buone idee”.

La Petrosino infine ha dichiarato che i giovani, malgrado la crisi, non hanno paura di aprire nuove imprese: “La Campania è tra le regioni dove è ancora alto il numero delle imprese appena aperte, anche se tante ancora chiudono purtroppo. Io però penso – ha poi concluso – che insieme si può fare molto. Il gruppo giovani di Confindustria fa da mentoring e supporto ai ragazzi che vogliono intraprendere un percorso imprenditoriale e dalle esperienze che ci raccontano nei tanti sportelli diffusi sul territorio campano, noi conosciamo e sappiamo di cosa hanno bisogno i giovani industriali e di come poterci muovere per aiutare. Speriamo che possa essere costruttivo il dialogo che cerchiamo con le istituzioni regionali”.

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