Solofra – Successo per la commedia “Peter Pan”

DSC_9842Cosa unisce un Bennato di fine anni ‘70 a una quinta elementare classe 2003/04? Una favola che ha più di cento anni, ma che sembra scritta ora. Un Peter Pan di tempi tanto diversi dai nostri, eppure così attuali, si potrebbe dire, universali. Il protagonista di una favola che è ancora capace di riportare in superficie quel frammento di animo in cui ogni adulto ritrova il bambino che è stato. Se poi la favola è condita dalle coinvolgenti canzoni del cantautore napoletano, la magia raggiunge il suo culmine e persino le “provocazioni” di “Ma che sarà” diventano naturale presentazione di uno spettacolo che lascia il segno.

“Solo canzonette”? Non per coloro che hanno assistito al musical messo in scena dalla Quinta A di via C. Colombo del Secondo Circolo di Avellino, nel teatro del centro A.S.I.  di Solofra. Una manifestazione apparentemente inserita nel contenitore di una usuale recita scolastica, con cui 27 alunni hanno inaspettatamente catturato, coinvolto, sorpreso, ‘rigenerato’ – ha detto qualcuno – una platea di circa 800 spettatori tra famiglie ed autorità. Una perfetta narrazione di emozioni, scoperte e lezioni di vita a ritmo di musica, corona di un ciclo appena conclusosi non senza la forte emozione di ognuno dei piccoli attori. Un corpo unico pieno di energia, che ha avuto l’occasione di imparare a ‘volare’ urlando a gran voce “non c’è paura” nel cuore di chi continua a lavorare sodo per un obiettivo. Ma in due ore sono riusciti a fare anche di più. Hanno lasciato sbirciare gli adulti nell’“Isola che non c’è” e trascinato con sé chi ha sognato e giocato, ora con i bimbi sperduti e un attimo dopo con l’effervescente ciurma di Capitan Uncino. La sinergia e la forza con cui si sono tenuti in vita a vicenda sul palco personaggi fra loro così diversi ha avuto un potere di coinvolgimento e sconvolgimento tale che ha ipnotizzato gli animi di tutti i presenti. Più che soddisfatta l’insegnante Jane Morrison, che ha lavorato sodo sulle capacità di ciascuno di loro e che ha scelto di concludere un percorso formativo con un’esperienza tale da potersi definire la perfetta cornice di un minuzioso quadro dipinto in cinque impegnativi e intensi anni. Senza alcuna pretesa e con il massimo della dedizione ha lasciato la sua classe con l’orgoglio, la soddisfazione e la commozione di chi li ha accompagnati per mano finché ha potuto vederli volare con le ali della forza e della caparbietà da un lato e del desiderio di continuare a sognare e sorridere dall’altro. Il tutto condito e consentito anche dal supporto, dall’esperienza e dall’impegno di un’equipe particolarmente competente composta da Nadia Marcelli che ha curato la regia con Alfonso De Cristofaro, e con il contributo prezioso di Jessica Festa (conduttrice televisiva e docente di canto) e dei “ragazzi” di Vernicefresca Teatro (Rossella Massari, Marco Rampello e Arianna Ricciardi). Una favola narrata attraverso i testi originali di Nadia Marcelli (sue anche le coreografie e la direzione artistica), Pasquale Foggia e Alfonso De Cristofaro. Insieme hanno reso possibile la completezza di una favola cantata, recitata e danzata per adulti e piccini, ma anche la rappresentazione di un insieme di flussi di coscienza sdrammatizzati dalla fantasia e guidati dal giusto pizzico di ironia, a metà strada tra la realtà e il sogno. Un vero toccasana per cuore e mente, senza età e senza tempo, quindi è il pubblico che ringrazia i tutti, piccoli grandi bambini e gli insegnanti.

Questi i nomi dei 27 giovanissimi attori: Serena Abbate, Livio Andreotti, Fiorella Angotti, Enrico Bianco, Asia Buonovino, Sergio Maria Carullo, Vincenzo d’Aquino, Pasquale Della Porta, Francesca Dello Russo, Isabella Forgione, Giovanna Gaeta, Giusy Grimaldi, Antonio La Montagna, Gianmarco Lombardo, Domenico Magnotti, Giulia Melis, Ludovica Melito, Raffaele Montuori, Elisa Nazzaro, Alessia Nigro, Federica Novia, Carmine Petracca, Elena Giulia Pirone, Michele Prisco, Serena Russo, Mattia Ruta, Camilla Santaniello.