PD – Agricoltura giovanile. Cerbone(GD): “Puntare sul settore per rilanciare l’economia”

giovani democratici restalaterraAvellino – “Casca il mondo #Restalaterra“. Questo lo slogan creato dai giovani democratici della Campania per promuovere la campagna di sensibilizzazione per indirizzare gli amministratori locali del PD a far aderire i comuni all’iniziativa che punta al rilancio del settore dell’agricoltura considerato da molti superato.

“Ridaremo dignità all’imprenditoria agricola giovanile – spiega Giuseppe Cerbone della segreteria regionale dei giovani democratici – Un settore che in Campania continua a crescere irpinia segna punti di eccellenza e che è in continua evoluzione e dare una risposta forte a problema occupazione. Speriamo che da qui possa partire una nuova stagione di cambiamento di crescita valorizzando le nostre tipicità a marcare un’innovazione nella concezione delle attività produttive e dello sviluppo dei nostri territori. L’agricoltura offre ricchezza al territorio, all’ambiente e sottolinea quello che siamo non terra dei fuochi ma terra del buono”.

Nel concreto i giovani che sono interessati ad investire sull’agricoltura potranno ottenere del credito e sviluppare le loro imprese attraverso la partecipazione ad un bando. I partecipanti dovranno presentare il loro piano di sviluppo e nel caso in cui il parere fosse positivo potranno accedere ai finanziamenti.

Il nostro scopo – continua Cerbone – è quello di rilanciare la legge regionale del 3 agosto scorso che promuoveva la valorizzazione dei suoli pubblici agricoli per favorirne l’accesso a giovani. Attualmente, però, non esiste un regolamento attuativo regionale tantomeno un censimento dei terreni agricoli del demanio. Quello che proponiamo è la creazione di un ente regionale soprannominato “Banca della Terra” sull’esempio di altre regioni, una tra tutte la Toscana, che si occupi di mantenere un censimento di questi terreni, assegnarli tramite bando, seguire il corso d’opera e controllare gli adempimenti di indirizzo, e recepire ogni finanziamento possibile, statale e sovrastatale, per incentivare il ritorno alla terra e lo sviluppo delle imprese agricole, attraverso la formazione di fondi per l’inizio impresa, per le spese di avvio ed altri interventi utili. Inoltre, offrire, attraverso i fondi per la Garanzia Giovani, stage volte alla formazione di operatori e lavoratori del settore agricolo indirizzati alla preparazione ed all’inserimento diretto nel mondo del lavoro“.

Ciò porterà non solo allo sviluppo territoriale ma anche al miglioramento dello stesso. “Sarà un ritorno all’agricoltura con una nuova concezione. Un’agricoltura che porti occupazione, sviluppo e salvaguardia dell’ambiente – commenta Piergaetano Fulco - Stiamo vivendo una grossa crisi, circa il 47% dei giovani è disoccupato e con questa campagna vogliamo sottolineare l’importanza che questo settore ha per rilanciare la Regione. Oltre 30mila saranno i posti di lavoro che potranno essere occupati tra operatori diretti del settore agricolo e tutto l’indotto conseguente. Attraverso il censimento dei terreni demaniali e l’affidamento alle aziende ci potranno essere maggiori controlli ed una migliore tracciabilità di prodotti che permettono di garantire ai consumatori la provenienza e la genuinità di ciò che arriva a tavola oltre che consentire la promozione di colture non alimentari come la canapa che stimolerebbe la nascita di industrie di trasformazione”.

Un’iniziativa notevole e di grande interesse specialmente per i passi in avanti che il Governo, da un lato, e l’Europa, dall’altro, stanno facendo in merito all’importanza del settore agricolo che deve essere rilanciato.

Gli stati membri – sottolinea, infine, Corrado Martinangelo della segreteria particolare del ministro all’agricoltura, Maurizio Martina – hanno deciso di destinare il 2% dei fondi europei, che verranno stanziati per i Psr 2014-2020, ai giovani che vogliono investire e fare impresa in questo campo. Anche l’attuale Governo si sta muovendo in questa direzione con l’approvazione recente di un pacchetto di misure incentrate sullo sviluppo dell’agricoltura giovanile attraverso detrazioni irap fino a 10.500 euro sugli stipendi su base annua e uno sgravio di 1/3 della retribuzione lorda per le aziende del Sud che assumono giovani agricoltori per almeno tre anni, oltre al taglio del 50% dei contributi previdenziali e assistenziali. L’agricoltura non deve essere più vista come un mondo antico ma come il futuro“.