Consiglio comunale (Av) – Enza Ambrosone lascia l’Udc e ne spiega le sue sofferte ragioni
Avellino - Questa mattina, nella sala stampa di Palazzo di città, si è svolta una conferenza stampa del consigliere comunale Enza Ambrosone per spiegare le ragioni della sua scelta di lasciare l’Unione di Centro e di aderire al gruppo misto d’opposizione nel Consiglio comunale.
“E’ una scelta sofferta e non impulsiva - ha annunciato Ambrosone - già nel 2008 feci un salto nel vuoto. Infatti, lasciai con un gruppo di amici un partito che avevo contribuito a costruire perché era diventato slegato dal territorio. Tentammo una terza via in un contesto difficilissimo, terza via oltre il bipartitismo (da un lato il centrodestra e dall’altro il PD con ambizioni egemoniche). Puntammo allora su una politica che rappresentasse il territorio, e quel bipartitismo mostrò infatti cenni di cedimento. Purtroppo ora abbiamo dismesso l’ambizione di creare un percorso nuovo…”
“In tutta la mia vita – ha aggiunto - mi sono sempre affidata alle parole scritte. Oggi ho scelto un sito per un’intervista per spiegare che anche come UDC sbagliammo perché gestimmo la contingenza. Per me il gruppo viene prima della singola persona. Tuttavia è stato dato a questo mio gesto un significato d’ambizione personale. Invece no. Probabilmente il mio silenzio sarebbe stato ricompensato l’anno prossimo. Ma io non rinnego nulla di ciò che ho fatto dal 2008. Io non lascio De Mita e faccio mia tutta la sua lezione. Io lascio l’UDC che è una cosa diversa: lascio gli ormeggi e vado in mare aperto. Non c’è nessuna convenienza personale in questa mia scelta, non occuperò nessuna poltrona nei prossimi anni. Traccio solo un orizzonte in un momento politico, sociale e culturale difficile”.
“La mia cultura è moderata di centro sinistra, che si rifà al popolarismo che guarda i processi e fa vivere i processi. Il mio orizzonte è la città. Nel 1995 ero consigliere comunale e lo sono anche oggi. So che c’è chi dice: i politici non si ritirano mai? Rispondo che non so se sono una politica e non so se mi ritiro. Se devo lasciare ciò in cui credo mi ritirerò perché non rinnego me stessa. Continuerò ora a fare il consigliere e, ringraziando gli amici che mi fecero capogruppo UDC, lascio questa guida. Non ho voluto forzare nessuno: nella mia solitudine sono io che avverto il peso della responsabilità di questa scelta. La mia opposizione è quella del consigliere d’opposizione che dialoga senza cedere alle lusinghe. Questa decisione mi ha logorato con notti insonni. Spero che i miei amici vogliano comunque continuare a relazionarsi a me”, ha concluso Enza Ambrosone.