PD (Av) – Circolo Foa con ex ministro Barca: “il Comune si attivi per la bonifica dell’Isochimica”

ministro barcaAvellino - Il circolo PD “Vittorio Foa” ha volutamente presentato alla città il progetto Luoghi Idea(li) dopo le elezioni europee, affinché esso possa essere più efficace. Un progetto promosso dall’economista Fabrizio Barca,  ex Presidente del Comitato per le politiche territoriali dell’OCSE ed ex ministro per la coesione territoriale del governo Monti. Progetto teso a: 1) favorire la sperimentazione di forme di confronto e di deliberazione informate, accese e aperte sulle questioni sociali, economiche e culturali prioritarie per il territorio; 2) promuovere in questi luoghi la formazione e la pratica dei valori di sinistra, della cultura politica e degli strumenti per comprendere e cambiare la società e l’utilizzo di metodi per verificare e mettere sotto pressione l’azione pubblica; 3) ricercare e praticare forme di lavoro e dialogo che rendano il partito interessante per i giovani impegnati a “cambiare il mondo” in modo concreto e motivato; 4) realizzare tutto questo con un utilizzo della Rete come strumento di verifica, di diffusione dei risultati, di relazione con esperienze simili e di apprendimento. Barca, dopo aver aderito lo scorso anno al PD, pubblicò un interessante manifesto, di oltre 50 pagine, intitolato: “un partito nuovo per un buon governo”. Oggi era in città per affrontare il problema dell’ex Isochimica. Giovanni Bove, coordinatore del Circolo Foa, ha precisato che il Pd deve essere intermediario fra la classe che amministra e la classe che vive disagi, ma luoghi idea(li) non è un progetto improvvisato. Infatti il circolo Foa prima di agire si sta affidando ad Elisabetta Basile, docente di economia dello sviluppo alla Sapienza, con un’attenta valutazione dei progetti.

Sono qui questa domenica per sentire gli amici del partito - ha dichiarato Barca – e credo che a settembre si può puntare sulla risoluzione del problema Isochimica, con obiettivo marzo 2015 per la bonifica. Inoltre quando l’amministrazione ordinaria non svolge bene il suo compito è giusto che intervenga la magistratura che, però, ha il suo corso per far pagare la responsabilità dei danni”.

Introducendo questa mattina i lavori in villa comunale Bove ha affermato: “bisogna dichiarare la pubblica utilità dell’area Isochimica eluoghi ideali soprattutto dichiarare l’esproprio. Se fa questo, l’amministrazione comunale riacquista credibilità, finendola con la lite e lo scarica barile di responsabilità. Non ha più senso ritardare l’opera di bonifica e non capisco perché il partito provinciale faccia polemica su questa storia. Isochimica è un problema che riguarda tutti. Noi circolo Foa mettiamo a servizio del nostro partito ‘luoghi idea(li)’ per mettere a sistema le tante iniziative, accendendo oggi un fiammifero per evitare di continuare a maledire l’oscurità”. Presente anche Francesco Todisco, coordinatore dell’area democratica bersaniana ‘un senso alla nostra storia’, che, ricordando di aver già presentato un documento alla città (cfr. http://www.irpinia24.it/wp/blog/2014/01/03/pd-il-circolo-foa-presenta-il-documento-programmatico-per-il-confronto-sui-problemi-della-citta/ ) ha aggiunto: “è o non è l’Isochimica uno dei punti delle periferie del mondo in cui si vive un rapporto sbagliato tra ambiente e produzione? E’ necessario un pensiero critico e non omologato, aprendo uno squarcio di verità. Denunceremo ogni tentativo di speculazione politica e la demagogia che vuole evitare lo studio per risolvere una situazione di chi vive sulla propria pelle questo dramma. Ripensare il pubblico significa ripensare il rapporto con il privato: la pianificazione urbanistica della città non deve subire i ricatti dei privati, ma deve restare pubblica come ha sottolineato recentemente Antonio Di Nunno”. 

Dal punto di vista giuridico, il Codice dell’ambiente recita che chi inquina deve pagare, ma allo stato attuale non si sa chi è il responsabile della condizione dell’ex Isochimica. Infatti non si sa chi ne è il proprietario che ha facoltà di bonifica. Un’area di 40mila metri quadrati che nel 2005 fu del Consorzio ASI (Area Sviluppo Industriale) di Avellino il quale nel 2008 aveva fatto una delibera di esproprio, ma nel 2012, dopo una serie di vicende giudiziarie, non ha voluto riprendersi l’area. Stando al Codice dell’ambiente, il Comune ha l’obbligo di bonificare e se non interviene è chiamata in causa la Regione. Il messaggio del Circolo Foa è stato il seguente: se il Comune non ha soldi può comunque metterci la faccia sulla vicenda per chiedere finanziamenti alla Regione o all’Europa. Ma se si punta su un commissario esterno vuol dire che la politica locale ha fallito completamente.

Il Circolo Foa non vuole sostituirsi al Governo nazionale (si pensi al decreto interministeriale Lavoro e Finanze con Inail ed Inps per il prepensionamento degli ex operai Isochimica) o all’amministrazione comunale (per la bonifica), ma questa di oggi è stata un’iniziativa politica, poiché in assenza di una valutazione chiara sul fenomeno ci si può attenere solo a ciò che si sa. Perciò il metodo portato avanti è il coinvolgimento e la partecipazione democratica che sia da pungolo ad un ragionamento complessivo sull’area produttiva della città.

Dopo il crowdfunding dell’ora di pranzo, sono in corso adesso a Borgo Ferrovia le attività organizzate nell’ambito della manifestazione “Liberi di respirare” in collaborazione con il Co. Ci. B. Is. (Comitato Cittadino per la Bonifica dell’Isochimica), sperando che non ci sia più un’industria pesante in quell’area, ma solo un’ impresa a servizio delle produzioni extraurbane.