Avellino – Cisl Fp: “risanato il debito della sanità, ora si pensi al rilancio dei servizi”

FOTO 3 BANDIERA CISLAvellino – “Da tempo attendevamo l’azzeramento del debito della sanità campana, ma quanti sacrifici è costato ai cittadini ed ai dipendenti vorremmo fosse ben chiaro a chi oggi è chiamato a rilanciare il settore socio sanitario assistenziale. Una sanità di qualità si progetta partendo dall’appropriatezza dell’utilizzo delle risorse economiche ma proseguendo sulla strada degli investimenti che possono concretizzarsi solo dando ascolto a tutte quelle aziende che in questi anni hanno contribuito fortemente a risanare il deficit, pur pagando alto il prezzo. La notizia giunta da fonti regionali dell’avanzo di gestione di circa 6,1 milioni di euro ci induce a pensare che da oggi si possa pensare ad utilizzare le economie maturate nelle aziende, a partire da quelle irpine, per programmare attività e potenziare servizi all’utenza, migliorando le condizioni lavorative dei dipendenti”, è il commento del segretario generale della Cisl Fp Doriana Buonavita.

“La modifica intervenuta nel mese di luglio 2012 alla Legge Regionale 32/94 prevede che tutte le risorse ordinarie assegnate possano essere utilizzate dalle aziende assorbendo quindi anche l’utile virtuale per l’esercizio corrente.  Pensiamo all’Azienda Sanitaria di Avellino che ha chiuso anche quest’anno con un avanzo/utile di gestione pari a circa 7,8 milioni di euro superiore di 1,7 milioni all’avanzo prodotto dalla struttura regionale. Ci chiediamo a chi saranno destinati questi avanzi ? Perché è così difficile destinarli al territorio irpino che da anni è il maggiore azionista nel risanamento della sanità regionale? Per cui è giunta l’ora che vengano concesse deroghe sull’utilizzo degli avanzi in ogni singola azienda in attivo e che si vada a rivisitare le risorse economiche destinate a quelle aziende, come ad esempio il Moscati, ove a seguito dei tagli effettuati in questi anni e dei mancati finanziamenti, non sarà possibile quantificare un avanzo di gestione, ma necessitano comunque investimenti immediati. Parte di ciò che è stato tolto oggi deve essere restituito alle aziende virtuose, non vorremmo assistere ancora ad altri chiusure e/o soppressioni di servizi negli ospedali irpini. La sanità di qualità annunciata dal Presidente Caldoro dovrà puntare sul mantenimento delle strutture di eccellenza, investendo in quelle che oggi hanno grandi potenzialità. La fuga di cittadini che per farsi curare corrono in altri regioni o all’esterno mortifica le professionalità mediche e del comparto e danneggia fortemente le casse regionali. Serve coraggio e volontà di fare delle scelte che possono risultare impopolari sul piano politico ma possono invertire la rotta che oggi porta all’appiattimento della qualità dei servizi e delle strutture che li erogano”, conclude il segretario Buonavita.