Europee 2014 – Sel con Tsipras: prima le persone, poi il mercato
Avellino - “Contro la crisi, un’altra politica economica. Le proposte di Sel per il lavoro, il Mezzogiorno e i giovani”: questo il tema della serata odierna presso il Circolo della Stampa di Avellino. Un’iniziativa per discutere della politica economica del governo, del DEF (Documento di Economia e Finanza), delle proposte di Sinistra Ecologia e Libertà in materia economico-sociale e del “Green New Deal” (piano per il lavoro proposto da SEL). Il segretario provinciale Sel, Raffaele Aurisicchio, nell’introduzione, ha sottolineato che 1 giovane su 2 è senza lavoro (secondo i dati Istat di marzo) e quindi gli 80 € in busta paga neppure bastano. Se, invece, si seguisse il Green New Deal (da attuare tramite l’istituzione di una Agenzia nazionale per gli anni 2014-2016) 1 milione e mezzo di giovani possono ottenere lavoro con le energie rinnovabili. “Con la lista l’altra Europa con Tsipras” ha affermato Aurisicchio “si può costruire una nuova politica economica. Se oggi molte imprese artigiane sono in crisi, vuol dire che non bisogna insistere su flessibilità e precarietà, ma occorre un nuovo piano occupazionale. Pertanto anche Sel vuole rompere la continuità per cambiare l’Europa nei suoi assetti economici, sostenendo politiche occupazionali espansive”.
“Nel mezzo di una campagna elettorale, affermiamo che le politiche di austerità non hanno aiutato ad uscire dalla crisi” sono le parole del deputato Sel Giulio Marcon, della Commissione Bilancio della Camera (http://giuliomarcon.it/). “Una parte del debito pubblico è aumentata perché il PIL non aumenta. Nel 2007 il debito era 104% in Italia e oggi 134% con il DEF, ma anche in Europa aumenta. Se si tagliano le uscite, ma non ci sono le entrate non migliorano le cose. Le politiche neoliberiste hanno, dunque, fallito” ha aggiunto Marcon, il quale ha sottolineato pure che il governo ha puntato su: riduzione spesa pubblica, privatizzazioni, precarietà, riduzione intervento pubblico. Secondo Marcon “c’è stato un asservimento al neoliberismo, tanto che anche Renzi e Schultz hanno ammesso che le politiche di austerità non hanno aiutato. Nel DEF gli investimenti pubblici sono ridotti al minimo. Se, però, si usa bene la spesa pubblica c’è crescita dell’economia”. Il fiscal compact è un accordo approvato con un trattato internazionale il 2 marzo 2012 da 25 stati membri dell’Unione europea ed entrato in vigore il 1º gennaio 2013. In Italia Berlusconi lo volle portando ad un pareggio di bilancio anticipato per dare una buona impressione in Europa. Però “la filosofia alternativa è creare il lavoro con investimenti: il posto di lavoro è anche un’entrata perché i lavoratori pagano così le tasse” ha spiegato Marcon “bisogna fare politiche industriali in direzione delle energie rinnovabili” senza importare, ad es., pale eoliche dalla Germania. “Questo decreto Irpef n.66 non equalizza la distribuzione della ricchezza. Perciò lo slogan di Tsipras è prima le persone, poi il mercato” ha concluso Marcon.
E’ intervenuto oggi anche Giancarlo Giordano: “la socialdemocrazia in questi anni si è donata ad un sistema capitalistico violento. La giustizia, perciò, va rimessa al centro del pensiero, anche perché la qualità della vita delle persone dimostra che non sono andate bene queste politiche”. Poi, ricordando la presenza in scena di Berlusconi, Grillo e Renzi, ha aggiunto “noi di Sel non possiamo essere etichettati come estremisti quando ci sono loro. Non dimentichiamo che c’è chi sta bene e chi non può e non deve stare bene: loro giocano con la democrazia e la giustizia sociale! C’è poi la mistificazione che il privato è meglio: ma vediamo che non c’è equità con le banche. Ripartiamo, allora, dal basso con due qualità: 1) l’umiltà, che deve aiutarci ad affrontare le cose; 2) la volontà, essendo determinati nel proporre le nostre idee, convinti di non sbagliare nel chiedere giustizia sociale”. Quindi, ha spiegato che l’intento è dimostrare anche al socialismo che c’è un’altra strada, perché più vanno avanti le larghe intese, meno spazio ci sarà per le forze progressiste. Giordano, infine, ha fatto un accenno alle questioni territoriali: “il PD in Irpinia non se l’è posto proprio il problema di un’alleanza con la sinistra. Montoro, Mercogliano, Altavilla sono Comuni in cui SEL comincia a richiamare forze anche dal PD: De Blasio, invece, si sta preoccupando del suo destino, non di quello degli irpini. Non si può guardare solo all’Europa matrigna, ma bisogna guardare anche all’altra parte di verità per dirla tutta”.
Nella lista “L’altra Europa con Tsipras” c’è anche la figlia di Altiero Spinelli (Barbara), spesso citato come padre fondatore dell’Europa per la sua influenza sull’integrazione europea post-bellica. Un’insegnante presente in sala ha definito Barbara Spinelli una donna che “viene da una generazione che ha lottato per la libertà. Oggi i giovani non hanno esempi positivi per sapere da che parte stare. Non può essere un modello Ciriaco De Mita che oggi si ricandida ancora”.