Braccio di ferro tra ILVA e U.S.B. Taranto sul fronte autisti, il SCSD chiede l’accordo tra le parti

scsdTaranto – L’ILVA di Taranto ha annunciato 57 esuberi strutturali e l’apertura della procedura di mobilità del servizio vigilanza. Questo è scaturito dopo un braccio di ferro con l’organizzazione sindacale denominata U.S.B. di Taranto. L’Azienda chiedeva la divisione tra servizio di vigilanza e servizio autisti pullman, creando un nuovo reparto di soli autisti per il servizio navetta. Il Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa (SCSD),  condanna l’atteggiamento dell’Azienda e auspica un clima più distensivo.

 Da poco si è firmato al Ministero per le politiche sociali, un accordo tra Azienda e parti sociali, per il contratto di solidarietà per i prossimi dodici mesi, contratto di tipo “A” difensivo, dove l’Azienda si impegna a non dichiarare esuberi strutturali.

Il SCSD di Taranto sottolinea che è indispensabile evitare l’estremizzazione della vicenda ed auspica che vada ricercata, con un tavolo di confronto, la soluzione del problema. Un’ipotesi di accordo potrebbe essere quello di far passare nel nuovo reparto autisti, tutti coloro che sono sprovvisti di decreto prefettizio e che precedentemente erano inquadrati nel servizio vigilanza, che ne facciano specifica richiesta. Qualora non si raggiunga il numero di operatori previsti, si può, attingere dalle GPG, iniziando da chi ha meno anni di servizio nel settore della vigilanza, tutelando in tal modo chi da anni svolge questa mansione, il SCSD invita l’azienda a tornare sui suoi passi e ad adoperarsi per la ricerca di un soddisfacente accordo tra le parti.

Il sindacato Comparto Sicurezza e Difesa (SCSD) ritiene che questo particolare momento economico del Paese debba portare ad un confronto serio e propositivo fra sindacato ed Azienda, non adagiandosi di vuote parole o demagogici scontri. IL SCSD è un sindacato propositivo che mira esclusivamente a difendere il lavoro ed i diritti dei lavoratori.