Assistenza domiciliare integrata – Come interverrà il ministero della salute?

giordanoAvellino –  Si è svolta questa mattina, per circa mezz’ora, presso la Sala delle Commissioni del Palazzo di città di Avellino, una conferenza stampa dell’on. Giancarlo Giordano insieme al Segretario Generale  della CGIL Avellino, Vincenzo Petruzziello, ed al Segretario Provinciale FP CGIL Avellino, Marco D’Acunto.

Lo scorso 10 marzo, l’esponente di Sel Giordano ha fatto un’interrogazione a risposta scritta, presentata al Ministro Lorenzin sulla “salvaguardia del diritto alla salute e dei livelli essenziali di assistenza a seguito della drastica cancellazione di gran parte dei servizi  di assistenza domiciliare  integrata (ADI)  e di fisioterapia da parte dell’ASL di Avellino”.

Infatti, ha scritto  Giordano, già dal mese di novembre 2013, l’ASL di Avellino “ha drasticamente cancellato per buona parte dei pazienti i servizi (ADI) compreso il servizio di fisioterapia domiciliare; molti anziani allettati non vengono più seguiti in quanto definiti cronici e per tanto si coprono di piaghe da decubito per mancanza di fisioterapia; le piaghe non vengono più curate attraverso l’ADI e quindi portano rapidamente l’ammalato all’aggravamento, a meno che non abbia possibilità economiche che gli garantiscano un servizio di tipo privato; in definitiva la regione Campania, attraverso la ASL di Avellino, non garantisce i livelli essenziali di assistenza; gli anziani pertanto, non hanno altra soluzione che il ricovero ospedaliero con gravi ricadute sulla spesa sanitaria e sulla loro qualità di vita”.

Tale interrogazione serve per sapere come il Ministero della Salute “intenda intervenire, per quanto di competenza, per verificare che anche in Irpinia siano garantiti il diritto alla salute e i livelli essenziali di assistenza”.

Secondo Petruzziello, il direttore generale dell’Azienda sanitaria locale, l’ingegnere Sergio Florio, va rimosso perché persona inadeguata a guidare l’Asl dopo i tagli effettuati che hanno causato la sospensione di questi servizi, e Petruzziello ha anche invocato l’intervento del Presidente Caldoro, affinché si ascoltino i diritti delle persone irpine e si prendano le giuste decisioni.

Marco D’Acunto, invece, ha ricordato i circa 700 pazienti esclusi dal servizio. Ad altri 800, però, il diritto alla salute è garantito, anche se ci sono  pazienti, fra questi, che avrebbero bisogno di servizi ogni giorno, non solo alcuni giorni a settimana.

Sindaci e cittadini irpini non possono restare a guardare, ma devono mobilitarsi. Infatti, oltre alla Cgil, anche gli altri tre sindacati, Cisl, Uil e Ugl, il 24 marzo faranno gli stati generali della sanità per non far passare sotto voce un argomento tanto delicato.