Montefusco (Sel) a sostegno di Cantelmo: “ora c’è un giudice ad Avellino”
Avellino – “Non basta l’azione giudiziaria. Occorre una nuova politica. L’azione della Procura di Avellino negli ultimi mesi sta costringendo questa città a fare i conti con se stessa. Speculazione urbanistica, dogana, ex Eliseo, Isochimica, relazione di pezzi della macchina burocratico-amministrativa della città con ambienti maleodoranti”. Questo quanto dichiarato da Roberto Montefusco, coordinatore cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà
“Su tutto questo – prosegue - il procuratore Cantelmo ha inteso aprire delle inchieste per consegnare alla città delle verità che evidentemente non sono solo giudiziarie. La quantità, e la qualità,delle vicende di cui parliamo, ci raccontano cosa è stato, e cosa è, il “governo” di Avellino. Ci parlano di una politica incapace, su cui pesano anche ombre di collusioni. Di nodi irrisolti da decenni, e di una città spesso silente, tranne rare eccezioni. Ben venga l’azione della magistratura. Possiamo dire, oggi, che “c’è un giudice ad Avellino”. Ma occorre essere consapevoli che i tempi e le modalità dell’azione giudiziaria sono diversi da quelli che la politica deve mettere in campo, e di quelli di cui ha bisogno la città. Serve una assunzione di responsabilità collettiva, serve che questa città recuperi memoria, individui responsabilità politiche, sappia ritrovare in sé stessa speranza e voglia di cambiamento.
Troppi – conclude – dei “padroni del vapore” di ieri sono anche quelli di oggi. Il cambiamento deve passare necessariamente per una nuova politica. E chi ama la città ha il dovere di spendersi, da subito, in questo senso. Si tratta, dal mio punto di vista, del modo migliore per sostenere l’operato della Procura, e la ricerca della verità”.