Assocasa – Continua la protesta. Amodeo: “Pronti ad andare dal Prefetto”

marinella fuocoAvellino – Continua la protesta del sindacato Assocasa contro Palazzo di Città. Dopo l’ultimo incontro avvenuto lo scorso gennaio, dove il sindaco, Paolo Foti, aveva promesso di intervenire al fine di risolvere quanto prima le piaghe della città, Elio Amodeo e i suoi iscritti hanno occupato pacificamente l’androne d’ingresso di Palazzo di Città per chiedere un nuovo incontro.

Fino ad oggi, infatti, a detta di Amodeo: “Nulla si è mosso, anzi il sindaco è diventato allergico ai cittadini. E’ ora di finirla. La campagna elettorale è finita da un pezzo. E’ arrivato il momento di fare i fatti. E’ inutile che il consigliere Festa fa le passeggiate con la sua squadra e che il vicesindaco La Verde ci imbroglia dicendo che gli inquilini non pagano i fitti. Questa gente non è degna di rappresentarci“.

Amodeo c’è andato giù pesante sottolineando i problemi di tutti gli inquilini degli alloggi comunali: amianto, infiltrazioni d’acqua, riscaldamenti, strutture fatiscenti e non solo ma anche disoccupazione e il senso di smarrimento dei cittadini che si sentono abbandonati da un’amministrazione che fatica ad ingranare.

Un’occupazione pacifica, sottolineato più volte dal sindacato ma che non si è sottratta a colpi di testa. Mentre Amodeo, intratteneva i suoi iscritti spiegando la situazione, nel piazzale di Palazzo di città, Antonio Marinella, noto alla cronaca per aver minacciato di buttarsi giù da una gru la scorsa estate, ha tentato di darsi fuoco. Armato di una latta di benzina, Marinella si è cosparso il corpo ed armato di accendino era pronto a farla finita. Repentino l’intervento delle forze dell’ordine che hanno scongiurato il peggio e dei vigili del fuoco che hanno bonificato la zona. Poco dopo sul posto anche i sanitari del 118 che hanno trasportato Marinella in ospedale per accertamenti.

Un episodio che ha destato sconcerto e scatenato la furia dei cittadini che si sono raccolti attorno a Marinella, pronto a diventare una torcia umana per difendere i suoi diritti e, come ha più volte ribadito, per consentire ai suoi figli una vita migliore.

Noi non siamo disposti a fare tavoli della vergogna – conclude Amodeo – se entro 20 giorni non ci chiameranno noi andremo avanti e andremo dal Prefetto perchè siamo stanchi di credere alle chiacchiere di questi fannulloni“.

Nel frattempo da Palazzo di Città arriva la disponibilità del vicesindaco La Verde ad incontrare il sindacato nonostante quest’ultimo sia stato chiamato a partecipare al tavolo per le politiche abitative lunedì scorso e non si è presentato.