ADI – L’Asl punta sul turn over. Ferrante: “Chi può usufruire solo dell’Adi continuerà a farlo”

florio foti assistenza domiciliare adiAvellino -  Una riunione proficua quella che si è svolta stamane a Palazzo di Città tra i componenti del Comitato dei sindaci Asl e l’Asl di Avellino per discutere nuovamente sulla questione assistenza domiciliare integrata. Un incontro che ha dato vita a ben 24 pagine di intenti che potranno finalmente dare giustizia ai tanti pazienti che si sono visti negare da un giorno all’altro i servizi essenziali.

Al tavolo erano presenti il primo cittadino, Paolo Foti ed il vicesindaco, Stefano La Verde, Rodolfo Salzarulo, sindaco di Lioni, Salvatore Frullone, sindaco di Bisaccia, il sindaco di San Martino Valle Caudina,Pasquale Ricci, il direttore generale dell’Asl ing. Sergio Florio e il direttore sanitario Mario Ferrante, il direttore generale dell’ospedale “Moscati” di Avellino dott. Giuseppe Rosato e il presidente dell’Ordine dei Mediaci di Avellino dott. Antonio D’Avanzo.

Nel corso dell’incontro i presenti hanno potuto discutere ampiamente su due punti che oramai sono di estrema urgenza: il servizio della rete delle emergenze e l’annosa questione dell’assistenza domiciliare integrata.

In riferimento al servizio della rete delle emergenze con il direttore generale dell’azienda ospedaliera “S.Giuseppe Moscati”, Giuseppe Rosato, ha presentato una relazione in merito alla possibilità di potenziare il servizio della rete di emergenza che ha visto le parti convenire sulla necessità, sottolineata dal direttore sanitario, Mario Ferrante, di provvedere ad “un’integrazione tra ospedale e territorio per quanto riguarda la gestione delle esigenze dei pazienti al fine di offrire un servizio qualificato ed appropriato con maggiore coinvolgimento anche dei medici di medicina generale che naturalmente fanno da filtro per i ricoveri in ospedale“.

Sull’assistenza domiciliare l’ing. Florio ha presentato all’attenzione dei sindaci una relazione, inviata anche alla Regione ed al Ministero, dove si torna nuovamente a fare il punto della situazione sull’andamento delle cure domiciliari: “dal documento - commenta Ferrante - si evince come le cure non siamo mai state interrotte e come ci sia stata la revisione di alcuni pazienti. Attualmente sono 787 i pazienti che usufruiscono dell’Adi, la riduzione è dovuta dalla direttiva del 22 novembre resasi necessaria per rendere il servizio più appropriato. La nostra idea è quella di puntare tutto sull’aumento del turn over facendo si che più pazienti possano avere accesso alle cure domiciliari. C’erano 422 pazienti che erano arrivati ad usufruire di assistenza domiciliare per un anno intero, ben 330 giornate - conclude il direttore sanitario - Questa è la nostra idea: far si che più pazienti possano usufruire dell’Adi ma ciò non toglie che chi ha diritto e deve rimanere perchè non ci sono possibilità di fare altre cure se non quelle domiciliari continuerà ad usufruirne“.

Nel frattempo il Sindaco Foti, presidente del Comitato dei sindaci Asl, riconvocherà a breve il comitato per la valutazione della relazione depositata dall’ing. Florio.