Controlli Guardia di Finanza, bilancio dell’impegno nell’anno 2013
Avellino - Nell’anno 2013 notevole è stato l’impegno profuso dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, agli ordini del Colonnello Costantino Catalano, per il raggiungimento dei propri obiettivi istituzionali quale unico Corpo con esclusiva funzione di polizia economica e finanziaria.
L’attività si è sviluppata nell’ambito delle linee programmatiche tracciate da Governo ed operando nei diversi e molteplici settori quali la lotta all’evasione, all’elusione ed alle frodi fiscali, al controllo sulla spesa pubblica e della tutela dei mercati dei beni e dei servizi, di quello dei capitali e del contrasto alla criminalità organizzata sotto il profilo patrimoniale, in un’ottica sempre volta alla tutela della collettività e della competitività del “sistema Paese”.
Gli obiettivi prefissati sono stati cercati, pertanto, anche attraverso una presenza costante ed efficace sul territorio ed un’attenzione alla voce del cittadino, sempre più fruitore di quel servizio di pubblica utilità che, tramite il numero 117, mette il Corpo a disposizione della cittadinanza.
L’attività a tutela delle entrate erariali dello Stato, in ossequio al ruolo di polizia economico-finanziaria, è stata sviluppata in più direzioni attraverso la predisposizione di specifiche misure di contrasto alle diverse forme di evasione ed elusione fiscale e contributiva perpetrate dai contribuenti noti al Fisco e dai soggetti operanti nell’ambito dell’economia sommersa. L’attività ispettiva, svolta dai dipendenti reparti, nel peculiare settore, supportata da innovative ed inedite metodologie ha consentito di conseguire risultati di particolare rilievo. Sono state, infatti, sviluppate ben 809 verifiche fiscali ed accertamenti patrimoniali con un recupero a tassazione di circa 203 milioni di euro (suddivisi tra I.V.A. relativa, IVA dovuta ed IVA non versata) nonché, ai fini delle imposte sui redditi, di 369 milioni di euro di imponibile da recuperare a tassazione e di circa 16 milioni di euro di I.R.A.P.. Sonostati individuati, altresì, 55 evasori totali e/o paratotali che hanno portato al recupero a tassazione di circa 4 milioni di euro ai fini I.V.A. e di circa 24milioni di euro di imponibile da recuperare a tassazione ai fini delle imposte sui redditi.
Per quanto riguarda il rilascio di scontrini e ricevute fiscali, i controlli indirizzati verso esercizi commerciali ed artigianali, sia permanenti che ambulanti, a fronte di un totale dicirca 2.300 controlli hanno consentito di rilevare contestazioni di irregolarità che si sono sostanziate in 1.104 verbalizzazioni e la chiusura di 26 attivitàcommerciali. Secondo la normativa attualmente vigente in materia, alla quarta contestazione per mancata emissione del documento fiscale si attiva la procedura d’ufficio per la chiusura temporanea dell’esercizio commerciale con provvedimento emesso dall’Agenzia delle Entrate. In occasione dei controlli effettuati, nell’ottica di fornire opportuni elementi reddituali, i militari hanno altresì rilevato ogni altro dato utile da comunicare alla banca dati dell’anagrafe tributaria al fine della determinazione del carico fiscale per i cosiddetti “studi di settore”.
I reparti dipendenti hanno, inoltre, polarizzato la loro attenzione al contrasto all’economia sommersa intesa nella duplice espressione di sommerso di lavoro e di sommerso d’azienda. Difatti, la specifica e capillare attività investigativa posta in essere nei confronti di categorie economico-imprenditoriali caratterizzate dalla richiamata illecita fenomenologia, ha determinato l’effettuazione di innumerevoli controlli conclusisi con l’individuazione di 71 lavoratori completamente “in nero”, in assoluta violazione alle norme di carattere previdenziale ed assicurativo, di altri 46 lavoratori per i quali sono risultate comunque delle irregolarità e la segnalazione alla Direzione Provinciale del Lavoro per violazioni in materia lavoristica e previdenziale di 39 titolari d’impresa con la chiusura di dodici esercizi commerciali.
Con riferimento specifico alle merci contraffatte, il discorso si sposta sull’esistenza spesso di un vero e proprio“mercato illegale” con negative ripercussioni sia per quanto attiene la concorrenza sleale operata dalle imprese “illegali” nei confronti di quelle legali che avendo riguardo al numero elevato di consumatori truffati dalla scarsa qualità del prodotto acquistato, con conseguente aumento dell’evasione non solo fiscale ma anche a carattere contributivo-previdenziale (l’impresa “illegale”, nell’esercizio della sua attività, utilizza solo ed esclusivamente lavoratori in “nero”).
Nell’ambito della frode nell’esercizio del commercio e sicurezza dei prodotti si segnalano, a tutela del codice del consumo privi di indicazione e marchio CE, sono state condotte varie operazioni di servizio, che hanno portato al sequestro di oltre 6.000 confezioni tra cosmetici, profumi, bibite, materiale elettrico e giocattoli. Segnalati alle competenti autorità civili e penali 11 soggetti per violazione alle leggi n.713/86, n. 114/98 e ai D.LGS. n. 54/2011 e 206/2005, comminate sanzioni amministrative per oltre euro 8.000. Deve sottolinearsi che in tutti i casi di sequestro vengono sempre avviati specifici accertamenti per risalire, sulla base della collaborazione con le case produttrici, la loro appartenenza a lotto per cui era stata eventualmente avanzata denuncia di furto.
In materia di leggi sanitarie,nel corso di vari controlli nei confronti di commercianti ambulanti, sono state sequestrati oltre Kg. 12.000 di frutta e verdura in quanto privi della certificazione sanitaria ed in totale evasione d’imposta per mancanza del registratore di cassa. Segnalati alle competenti autorità 3 soggetti per le violazioni alle normative di cui alla legge nr. 298/74 e comminate sanzioni amministrative per euro 10.000. Inoltre è stato sottoposto a sequestro un immobile adibito ad attività odontoiatrica e relativa attrezzatura medica in quanto privo della necessaria autorizzazione sanitaria per lo svolgimento dell’attività medico-odontoiatrica nonché per carenza di condizioni igienico-sanitarie, come rilevato da personale A.S.L. intervenuto, su richiesta dei militari operanti. Segnalati all’Autorità Giudiziaria competente 2 responsabili.
La prevenzione delle violazioni di carattere finanziario è stata attuata anche mediante l’esecuzione di numerosi controlli su strada in materia di documenti di trasporto a cui sono seguiti successivi riscontri volti a riscontrare la regolarità dell’emissione del documento fiscale emesso a fronte della merce oggetto della transazione commerciale.
Anche in materia di codice della strada sono stati effettuati numerosi controlli che hanno portato ala stesura di 700 verbalizzazioni per violazioni commesse con il conseguente sequestro di 173 veicoli nonché il ritiro di 145 carte circolazione e 26 patenti di guida.
Un altro fenomeno illecito oggetto di interventi repressivi nella provincia è relativo al comparto dei prodotti energetici. Dai controlli effettuati si procedeva alla denuncia a piede libero di un responsabile all’Autorità Giudiziaria e al sequestro di 2.800 litri di gasolio agricolo, litri 1.863 di gasolio per autotrazione e Kg. 9490 di gas petrolio liquefatto, oltre al sequestro 3 autocisterne e 3 pistole erogatrici. Inoltre, sottoposti a sequestro, quattro distributori ad uso privato, in quanto privi delle relative autorizzazioni, unitamente a 4 pistole erogatrici, 2 serbatoi ed 1 cisterna contenente complessivamente circa 9000 litri di gasolio per autotrazione. Denunciati a piede libero 4 soggetti, per violazione degli articoli 679 del Codice Penale e art. 16 del D.LGS 139/2006. Comminate sanzioni amministrative per euro 15.000.
Un altro fenomeno illecito che da sempre rappresenta un vero e proprio problema di carattere sociale, è quello della diffusione in provincia di sostanze stupefacenti a cui le Fiamme Gialle irpine hanno costantemente rivolto una efficace attenzione operativa dedicando significative risorse umane e strumentali disponibili. L’attività espletata ha determinato numerosi sequestri di sostanze stupefacenti.
L’attività del controllo si è concentrata soprattutto nei confronti dei giovani con il sequestro di circa 8 chilogrammi di varie sostanze stupefacenti (cocaina, eroina, hashish, marijuana, crak,ecstasy e metadone) e di n. 315 piante di cannabis sativa. Nel suo complesso in tale settore di servizio sono stati segnalati alla Prefettura – Ufficio Territoriale di Governo competente ben 20 persone ai sensi dell’articolo 75 del D.P.R. nr. 309/1990, e 2 soggetti per violazione all’articolo 73 del D.P.R. nr. 309/1990, oltre all’arresto 8 persone, due bilancini di precisione ed al ritiro di cinque patenti di guida.
Il piano d’azione della Guardia di Finanza si è estrinsecato anche nel comparto della pirateria audiovisiva, della contraffazione di brevetti ed in quello della tutela del diritto d’autore. I risultati conseguiti sono stati particolarmente importanti tanto da registrare il sequestro di circa 700 supporti magnetici, tipo DVD. In tale contesto è scattata la denuncia a piede libero all’Autorità Giudiziaria competente per cinque soggetti.
Si è rilevato molto efficace il piano messo in piedi per contrastare il gioco d’azzardo e nello specifico quello dei VIDEOPOKER, che in questo ultimo periodo sta dilagando a macchia d’olio sull’intero territorio nazionale ed anche in quello irpino. I numerosi controlli hanno portato all’individuazione e al sequestro di 9 apparecchi da divertimento e intrattenimento di tipo VIDEOPOKER o VIDEOSLOT. Le persone segnalate alle autorità rispettivamente competenti (Questore, Sindaco, Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato) sono 8 ; sequestrati anche circa 1.000 euro a titolo di provento rinvenuto nelle apparecchiature e comminate sanzioni amministrative complessive per oltre 25.000 euro.
Notevole l’impegno nel contrasto alla contraffazione di marchi di fabbrica. Sono stati sottoposti a sequestro oltre 1.000 articoli (capi di abbigliamento, scarpe, cinture, occhiali, borse, profumi, orologi, custodie per accessori, buste, spazzolini, etichette) delle più note griffe nazionali ed internazionali operanti nei settore dell’abbigliamento. Al riguardo, sono state altresì denunciate all’autorità giudiziaria ben 15 soggetti.
L’attività svolta nel campo della tutela ambientale, ha portato all’individuazione e successivo sequestro di cinque aree per un totale di oltre 15.000 mq., ove erano state sversati oltre a rifiuti solidi urbani anche rifiuti speciali cimiteriali, materiale da risulta, materiali ferrosi, traversine ferroviarie interrate ed abbandonate nonché pannelli di eternit con amianto. Una delle predette aree sottoposte a seuestro era ubicata nelle immediate adiacenze di un’area destinata ad oasi W.W.F.. Denunciati a piede libero 7 soggetti per violazione al Decreto Legislativo nr. 152/2006 e, per violazione all’articolo 674 del Codice Penale.
Nel settore delle scommesse clandestine è stata sottoposta a sequestro una sala scommesse clandestine, 1 postazione telematica ed informatica, oltre alla denuncia all’autorità giudiziaria di un responsabile per violazione agli articoli 321 del codice procedura penale .
Nell’ambito del comparto dei tabacchi lavorati esteri è sempre vigile il controllo sul territorio in tale ambito e le diverse operazioni hanno portato al sequestro di kg. 14 di tabacchi lavorati esteri e kg. 3 di tabacchi lavorati nazionali con la notizia di reato all’A.G. per 4 soggetti e la sospensione della licenza di esercizio per un altro soggetto.
Infine, da rilevare l’intensa attività svolta dal servizio di pubblica utilità 117 il quale, sulla scia degli obiettivi prefissati, ha continuato a svolgere con costanza il compito di collaborazione diretta con i cittadini così come viene dimostrato dall’aumento delle segnalazioni (oltre 200 nell’arco dell’anno,) pervenute allo stesso sia per specifiche richieste di intervento sia per informazioni di carattere fiscale di cui il cittadino necessita, dato il continuo evolvere della normativa fiscale.