ASL – Nomina Responsabile Prevenzione della Corruzione, CGIL e UIL chiedono spiegazioni

NIGUARDA PRESENTAZIONE ATTIVITA_ PRELIEVO E TRAPIANTOD_ ORGANO EAvellino – Incalzate da una nota delle segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL, le direzioni generali delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere della Regione Campania che ancora non vi avevano provveduto, hanno nominato nei giorni scorsi il responsabile della prevenzione della corruzione, figura obbligatoria a seguito dell’approvazione del Decreto Legislativo n. 33 del 2013.

Presso l’Asl di Avellino è avvenuta la nomina con Delibera nr. 150 del 27 gennaio ma sulla stessa CGIL e UIL hanno richiesto una serie di spiegazioni ravvisando alcune perplessità:

1)    innanzitutto è stato individuato un dirigente sanitario quale Responsabile il che di per sé è un’anomalia in quanto la legge 190 stabilisce che, di norma, tale ruolo va individuato “tra i dirigenti amministrativi di ruolo di prima fascia in servizio”;

2)    Nella stessa Delibera il dirigente sanitario individuato, viene contestualmente nominato anche responsabile del Presidio Distrettuale di Grottaminarda: siamo di fronte all’ennesima Unità Operativa SD attribuita ad un dirigente sanitario e illegittimamente sottratta al ruolo amministrativo;

3)      Gravi, infine, appaiono le motivazioni addotte dall’Azienda per quanto attiene l’esclusione dei dirigenti amministrativi dalla nomina: “a seguito di ristrutturazioni aziendali, essendo loro destinatari dei maggiori cambiamenti, infierirebbero la serenità di giudizio ed operato” facendo ricadere la scelta del Responsabile Anticorruzione e Trasparenza su  un “dirigente medico non collocato in sede centrale”, ma in sede periferica solo per “garantire distanza tra l’organo di indirizzo politico ed i settori maggiormente a rischio corruzione”.

Per la FP CGIL e la UIL FPL tali motivazioni non reggono e rispetto alle stesse hanno chiesto la verifica dei requisiti rispetto ai quali l’Azienda ha effettuato la nomina dato atto che un dirigente sanitario, con tutto il rispetto per tali figure e per il dirigente nominato, poca dimestichezza potrebbe avere con i processi amministrativi e contabili a rischio corruzione.