Il “centro” costretto a schierarsi. Scelta Civica pronta all’intesa con il Pd

D'AGOSTINOL’asse Berlusconi-Renzi appena concretizzatosi sta producendo i suoi effetti sull’intero sistema politico italiano. La nuova legge elettorale frutto dell’accordo tra i due maggiori partiti ha di fatto annientato ogni possibilità per un percorso autonomo da parte dei partiti centristi. Lo ha capito prima di tutti Pier Ferdinando Casini che ha annunciato prontamente il proprio ritorno nel centrodestra. Scegliere la collocazione per i centristi diventa speculare alla propria sopravvivenza all’interno del Parlamento. Questo lo hanno compreso anche i fedelissimi di Mario Monti. Il presidente di Scelta Civica, Alberto Bombassei, apre alla possibilita’ di un’alleanza con il Pd per le elezioni politiche, da tenersi in base alla nuova legge elettorale, ancora da approvare. “Oggi mi sembra prematuro fare delle scelte, anche perche’ sono in atto dei cambiamenti – risponde a Milano, a margine di un convegno – bisogna vedere nella nuova politica di Matteo Renzi se ci sono cose condivisibili, cosa che immagino possa esserci, o se invece dovremo prendere un po’ piu’ di distanza e collocarci in maniera un po’ diversa”. In Irpinia l’alleanza tra Scelta Civica e Pd è già stata sperimentata sia nel governo municipale che negli Enti di servizio. Caso emblematico è il comune di Atripalda dove il sindaco, Paolo Spagnuolo, segretario provinciale di Scelta Civica, governa con il Partito Democratico, ma non solo. Pioniere dell’intesa a sinistra era stato proprio il deputato di Scelta Civica, Angelo D’Agostino, che alle scorse amministrative, al turno di ballottaggio, al comune di Avellino non esitò ad allearsi con il sindaco, Paolo Foti, ricavando un assessorato per il fedelissimo, Giuseppe Ruberto.