Mercogliano, Sbrescia su sportello antiviolenza: “sarà un avamposto della legalità”

Foto_lucia_sbresciaMercogliano - ”Lo Sportello antiviolenza aperto a Via Nazionale, Torrette di Mercogliano sarà un presidio, anzi un autentico avamposto della legalità. In qualità di consigliere comunale, desidero sottolineare l’importanza strategica di quest’iniziativa.  Con l’apertura dello sportello antiviolenza, si apre, infatti, per la nostra cittadina, un nuovo itinerario  di crescita, anche culturale, tracciando un percorso degno di una società civile che guarda al futuro nel rispetto massimo della legalità”. Questo quanto dichiarato dal Consigliere comunale di Mercogliano Lucia Sbrescia nella sua nota.

“Il nuovo Sportello – prosegue Sbrescia – potrà essere un punto d’ascolto che  aiuterà a sanare le ferite e a superare disagi, ma anche un luogo di consulenza in cui si verrà guidati per ritrovare serenità e  fiducia, un luogo in cui ci si sentirà protetti e supportati.  Si tratta infatti di una struttura che consentirà di sostenere coloro che hanno subito violenze, indirizzandoli verso un percorso di rinascita. Esso mira a promuovere le buone pratiche e a combattere la diffusione di abusi e violenze contro i più deboli, che siano essi donne, minori, anziani o diversamente abili. In quest’ottica, si abbraccia tutta una fascia di persone che viene tutelata da questa associazione che ha fini nobili, cioè la salvaguardia e la difesa di chi da solo ha difficoltà ad uscire da una situazione in cui e’ soggetto a soprusi e a violenza che sia essa sia fisica o psicologica. Questa lodevole  iniziativa, fortemente voluta dal sindaco Carullo, dall’assessore Matarazzo, dalla dott.ssa Lena, è nata  per contrastare la violenza verso i più deboli e restituisce loro dignità e fiducia, valori, spesso, perduti, smarriti. Valori che la politica e l’amministrazione deve al più presto rilanciare.

Lo sportello antiviolenza – conclude il consigliere comunale –  si inscrive in un percorso di rinnovamento profondo del modo di interpretare l’attività amministrativa che deve essere, ancor più che in passato, vicina ai cittadini, vicina a chi soffre, a chi vive una condizione di disagio”.