PD – Si apre il dialogo tra amministrazione e circoli. Foti incontra il Circolo Foa

pd foti bove todisco barraAvellino – Un incontro per confrontarsi con l’amministrazione comunale al fine di aprire un dialogo che abbia al centro il bene della città in attesa dell’istituzione del coordinamento cittadino. Questo lo scopo dell’incontro di oggi che si è svolto presso il circolo Foa di Avellino. “Immaginiamo un dialogo più fitto con il primo cittadino e l’amministrazione comunale per giungere ad una forma di cambio di agenda sui contenuti delle vicende cittadine -spiega Giovanni Bove, presidente del Circolo Foa -Sono tanti i nodi e le criticità che riguardano l’amministrazione nati da alcuni passaggi fatti in modo sbagliato, a partire dalla costruzione delle liste. Il PD ha avuto paura e non ha accolto i segnali di innovazione scegliendo la strada della vittoria tranquilla. Il nodo di cui tutti parlano – continua – è la discontinuità che è diventata, attraverso il suo ragionamento sbagliato a priori, causa del nostro dissenso. Un dissenso apparentemente risolto anche se abbiamo il timore che non si sia fatto altro che alzare il tappeto e mettere la polvere sotto perché ci sono oggettive situazioni divergenti che richiedono chiarezza come piazza Libertà, le grandi opere , le politiche sociali“.

Ed è su queste situazioni divergenti che si basa il documento programmatico del circolo e le voci che si sono succedute bel corso degli interventi.

Il documento programmatico proposto da questo circolo da vita alle nostre idee – dichiara Luigi Fandelli, direttore della fattoria sociale riferendosi alle politiche sociali – si deve spostare l’attenzione alla dignità delle persone ripristinando i diritti”. “Avellino è una città che non può essere penalizzata da scelte come la chiusura della stazione – denuncia Piero Mitrione di In_Loco_Motivi- oggi Avellino è cancellata dalla geografia ferroviaria. Sono stati azzerati i collegamenti con l’area vasta che va da mercato s.Severino a Benevento“.

Importanza è stata data anche alla difesa del verde pubblico e della cultura “La qualità della vita urbana viene rivendicata – commenta Carmine Mazza -  Ci sono pochissimi spazi adibiti al verde che per di più hanno scarsa manutenzione. Occorre deliberare un piano di sviluppo sostenibile al fine di riqualificare la città“. “Avellino rischia di essere culturalmente morta e di avere ben poco della città d’arte -evidenzia Rubicco -Quel minimo che resta della memoria di Avellino deve essere salvaguardata“.

Queste ed altre problematiche che hanno trovato confronto con le parole degli assessori Vanacore e Barra:

Bisogna trovare il modo affinché gli obiettivi del piano urbanistico vengano raggiunti. Bisogna dunque - interviene Vanacore - fare un’analisi critica del piano misurarne l’attuazione fatta finora e vedere cosa dobbiamo modificare al fine di raggiungere gli obiettivi passando finalmente da un’urbanistica di manufatti ad un’urbanistica di fatti”. E ancora: “Come amministrazione stiamo cercando di creare un riallacciamento delle varie situazioni dando una programmazione come iter logico di crescita di questa città che ora come ora -sottolinea l’assessore Barra- necessita di essere ricostruita, ricostruzione intesa come tessuto“.

Ci stiamo rimboccando le maniche e stiamo lavorando per la città” – esclama il primo cittadino che è intervenuto anche in merito alla tanta sottolineata discontinuità e ha ribadito la sua posizione: “Io sono discontinuo perché ho un altro metodo di lavoro. La discontinuità sta nei comportamenti, nei primi atti di questa amministrazione che qualcuno ha fatto passare sottotono ma che erano le pietre miliari per lanciare un messaggio ben chiaro: il ritorno dell’etica dei comportamenti, le moralitá del proprio agire e delle politiche amministrative che porteremo avanti con decisione. È vero che quest’amministrazione ci ha messo qualche mese in più ma è anche vero che una volta superati i problemi di comunicazione ci siamo messi a lavorare. La nostra scommessa sta nel dare le risposte alla città“.

Risposte che verranno date con l’approvazione dei progetti presentati alla regione Campania nell’ambito dell’accelerazione di spesa dei fondi FESR: “Quest’occasione servirà per dare un segnale all’economia cittadina“. Molti i punti sui quali il sindaco si è soffermato nel corso del suo intervento a partire dalla questione parcheggio interrato di p.za Libertá su cui Foti assicura: “Il parcheggio non si farà perché non lo vuole la città e la città non lo può sostenere. Inoltre, di dovrà procedere all’apertura di una gara per il restauro di pza Libertà in quanto ha un vincolo storico con la sovrintendenza: le fontane hanno raggiunto i 50anni e non possono essere che restaurate. Al centro storico ridaremo funzione dando valore esecutivo alla delibera di esproprio della dogana che avrà funzioni che permetteranno alla struttura di autoalimentarsi contenendo la borsa di eccellenza irpina; la scuola di formazione per gli imprenditori e una dislocazione del teatro Gesualdo” fino ad arrivare alle politiche sociali dove ammette che la città sta ripartendo da zero ed il problema della mobilità che è un problema irrisolto che non può essere lasciato a se stesso in special modo in merito alla questione di trasporto su ferro dove a detta del sindaco Foti “E’ necessaria una battaglia affinché il nucleo industriale possa ripartire dando risposte alla tanto sollecitata alta capacità”