“Striscia” a Montella, il Sindaco Capone: “in pochi mesi le case popolari saranno pronte”

Sindaco CaponeMontella - L’arrivo dell’inviato di Striscia la Notizia Luca Abete ha sollevato un polverone in merito alle case popolari non ancora terminate e sull’impossibilità delle famiglie, ancora residenti nei prefabbricati, di spostarsi nell’abitazione che spettano loro da tempo.

Tante le domande sulla faccenda ed è il Sindaco di Montella, Ferruccio Capone, a chiarire molti dei punti nevralgici della questione. Lo stesso sindaco, infatti, ha manifestato stupore all’arrivo dell’inviato di Striscia in quanto, a suo parere, Abete avrebbe dovuto rivolgersi a chi, nel 2004, ha impostato questo appalto non mettendo a disposizione le aree utili allo svolgimento del lavoro; a seguito di questo primo intoppo, a quanto sembra, ci sarebbe stato il primo dissenso con la ditta.

Ma chi è stato a contattare l’inviato di Striscia? Questa la spiegazione data dal Sindaco Capone: “alcune di queste famiglie, pur sapendo che i colpevoli dell’equivoco creatosi con l’appalto sono persone di loro conoscenza, hanno voluto contattare Striscia la Notizia; avrebbero dovuto rivolgersi, a mio avviso, a coloro che hanno preso questi appalti pur non disponendo delle aree utili alla realizzazione delle abitazioni”.

Le famiglie che hanno chiesto l’intervento del tg satirico targato Mediaset sono gli aventi diritto alla casa popolare; a questo proposito, però, il sindaco Capone ha voluto fare un appunto: “è necessario, a seguito della rivisitazione della graduatoria,  verificare se davvero queste persone rientrano nei canoni richiesti per avere diritto all’alloggio popolare. Gli aventi diritto – prosegue il sindaco di Montella – sono soltanto i residenti in via Campo dei Preti censiti nell’anno 2000. Da allora ad oggi molte di queste persone hanno acquistato casa e, dunque, si sono trasferite: a questi il diritto ad un alloggio popolare, ovviamente, non è più dovuto. Il diritto resta, dunque, a chi da allora ad oggi vive ancora nei prefabbricati”.

In merito a una parte di coloro che vivono nei prefabbricati, il Sindaco solleva un dubbio che, in quanto tale, necessita di conferma attraverso ulteriori controlli: “alcuni di coloro che vivono in via Campo dei Preti - spiega Ferruccio Capone – potrebbero aver ‘aggirato il sistema’ acquistando immobili non intestandoli a se stessi per non perdere il diritto all’alloggio popolare; è nostro dovere, dunque, fare delle verifiche della situazione economica di tutte le famiglie che vivono nei prefabbricati che, dal 2000 ad oggi, hanno potuto perdere il diritto all’abitazione”.

Gli uffici di competenza del Comune si stanno occupando di verificare le attuali condizioni economiche delle famiglie e se tale dichiarazione corrisponde al tenore di vita sostenuto: verranno analizzate le dichiarazioni dei redditi, la situazione patrimoniale e sarà stilata una nuova graduatoria.

Per quanto riguarda il termine dei lavori il Sindaco Capone precisa: “i lavori dei 42 alloggi necessari per accogliere le famiglie aventi diritto, non possono essere terminati poiché i progettisti incaricati a suo tempo hanno dimenticato, tra l varie cose, gli allacci alle fogne. Ora l’impresa – prosegue Capone – chiede non solo dei rimborsi per i danni di mancata consegna delle aree, ma pretende anche il riconoscimento di lavori non previsti nel progetto; tutto ciò ha scatenato un contenzioso che va avanti da oltre tre anni. Al momento mi sto adoperando per far sì che i lavori vengano terminati quanto prima.

L’ing. Bozzacco – spiega il Sindaco -, nominato con regolare gara d’appalto direttore dei lavori a seguito delle dimissioni date un anno e mezzo fa dal suo predecessore, ha già convocato una ditta insieme ai tecnici dell’ufficio per terminare quanto prima i lavori inserendo quelli non previsti dal precedente progetto, cosa che ci permetterà di consegnare nel giro di due o tre mesi le 42 abitazioni, al momento più urgenti. Considerato che la graduatoria non va oltre questo numero, non essendoci attualmente interesse da parte né dell’impresa incaricata dei lavori né da arte dell’amministrazione, i lavori di costruzione di altre abitazioni nei vari vicoli e rioni di Montella verranno bloccati.”

In merito alle numerose famiglie che abusivamente vivono da qualche anno nei prefabbricati, alcune di queste composte da extracomunitari, il sindaco ha dichiarato che: “pur essendo necessario quanto prima abbattere i prefabbricati, non sarà certo il Comune a cacciar via queste famiglie che necessitano e hanno diritto a tutto il nostro rispetto. Saranno, a tempo debito, le forze dell’ordine a provvedere al rispetto della legge“.

Rita Mola