Diocesi (Av) – Miano e Marino insieme per dire: “Famiglia, speranza e futuro irpino”
Si è svolto oggi il convegno “Essere Famiglia per costruire la Città”, organizzato dall’Azione Cattolica della diocesi di Avellino presso il Centro sociale Samantha Della Porta alla presenza di Franco Miano, presidente nazionale dell’Azione Cattolica, del presidente diocesano Nicola La Sala, del vescovo Mons. Francesco Marino e del sindaco Paolo Foti. La scelta del lunedì è dovuta al fatto che questo era l’unico giorno libero per Franco Miano, visti i suoi numerosi impegni, specialmente in questo periodo di assemblee. Il titolo del convegno sottolinea le due sfide principali che attendono l’ associazione diocesana nel prossimo triennio: l’attenzione alla famiglia e la cura del bene comune per la crescita delle nostre terre.
Recentemente ha dichiarato l’associazione diocesana: “abbiamo pensato di vivere un momento pubblico in preparazione all’assemblea diocesana in cui dire alla società civile gli obiettivi e le attenzioni che come associazione diocesana vogliamo perseguire nel prossimo triennio. Questo convegno pubblico sarà una tappa fondamentale del nostro cammino, con il quale proveremo a raccontare che come Azione Cattolica vogliamo avere cura del nostro tempo, della nostra storia, delle persone che incontriamo quotidianamente. Vogliamo dire, in particolare, che avvertiamo l’urgenza, in linea con la Chiesa tutta, di rimettere al centro della nostra proposta la famiglia e le persone che la compongono, perché è proprio la famiglia il luogo privilegiato in cui si trasmette la fede e in cui si formano le giovani generazioni a diventare appassionate e corresponsabili della società in cui vivono”.
Franco Miano nella sua relazione ha affermato: “Chi ama non è una persona ingenua, ma sa guardare lontano. Il cristiano quindi può incidere sul sociale, nella cultura e nella politica perché formato alla scuola dell’amore del Signore”. Ha poi sottolineato: “Non siamo soddisfatti delle scelte che la politica ha preso sulla famiglia, soprattutto nell’ambito della fiscalità. Come comunità cristiana vogliamo alzare la voce su alcune questioni fondamentali per la famiglia: il lavoro e soprattutto l’occupazione giovanile”.
Con parole di incoraggiamento Miano ha toccato il cuore dei numerosi presenti in sala: “La politica non può tagliare la speranza: deve costruire un grande progetto sociale per il bene della vita comune. La speranza è diversa dall’illusione! Se manca la speranza nelle famiglie non si costruiscono nuovi nuclei familiari e buone città. Quindi, le ali alla speranza non possono essere tagliate perché un modo di vivere diverso è possibile. Occorre una grande apertura di orizzonti e senza un grande ideale (come il Vangelo) la realtà ci sfuggirà”.
Dopo la Settimana Sociale dei cattolici 2013 di Torino non si può trascurare l’importanza del Forum delle Associazioni Familiari, tanto che Miano richiama: “L’alleanza fra i genitori può provare ad invertire alcune tendenze. Il bene contagia, comunque apre al bene: è vero non subito, ma nel lungo termine. Però questo discorso non vale solo per i cristiani. Chiunque decide di mettere su una famiglia lo fa perché è legato all’altra persona, la vuole bene lungo tutto il corso della vita”.
In seguito ci sono stati alcuni interventi dei partecipanti a cui Miano ha risposto così: “C’è una grande fatica nella nostra società ad interrogarsi sui fondamenti e sulle finalità. La dimensione comunitaria è quella fondamentale dell’essere famiglia”. Poi un commento sul ruolo dell’Azione Cattolica: “In A.C. importante è la teoria, ma ci deve essere anche una consequenzialità pratica. L’impegno pubblico di tanti aderenti deriva dalla formazione alla responsabilità ricevuta nella nostra agenzia educativa. E’ pur vero che spesso ci troviamo davanti ad un consumismo ecclesiale: parte della nostra convegnistica non è diventata impegno concreto. Ma se c’è tenacia, coerenza e la volontà di non tirarsi indietro le cose possono cambiare in meglio”. Ha richiamato sempre a dire “la nostra idea” nei dibattiti pubblici perché “una vita di famiglia significativa è possibile: cioè costruire forme belle di vita, testimoniare la bellezza delle scelte che facciamo con convinzione e rispetto della libertà degli altri”. Il compito educativo dell’Azione Cattolica non si ferma quindi davanti alle sfide della società contemporanea, per esempio richiamando a “saper maneggaire gli strumenti tecnologici senza esserne dominati”.
Nicola La Sala ci ha tenuto a ringraziare anche l’ Ass. Progetto Famiglia Affido di Avellino, rappresentata da Alfonso e Anna Pepe, come segno di solidarietà concreta.
Infine il vescovo Marino nel suo intervento ha detto: “Miano ha richiamato sia Benedetto XVI (con le due fondamentali encicliche: Deus caritas est e Caritas in veritate) sia Papa Francesco (che dà una testimonianza fattiva, capace di coinvolgere tutto il popolo di Dio). Noi siamo chiamati alla proposta, alla riflessione, ma non dobbiamo essere una clava nella società che ha una visione pluralistica della realtà. Perciò possiamo incontrarci sulla base della ragionevolezza, della testimonianza e infine della proposta”. Inoltre ha aggiunto: “Tante fragilità ecclesiali e delle famiglie cristiane non ci devono fermare: ci accomunano ai non credenti, ma bisogna ritornare a riflettere sull’amore come dono di sé, coerenti con il messaggio di Cristo. Andiamo avanti con senso di fiducia e speranza! Senza progetto, senza futuro manca la speranza. Bisogna avere fiducia nell’uomo, in noi stessi, nelle proprie capacità e con la Grazia di Dio possiamo superare i problemi e costruire un mondo migliore: di ciò devono essere consapevoli le coppie sposate. Dunque, senza protestare, bisogna conoscere Dio per avere fiducia e speranza nel nostro cammino”.