Asl Benevento – La De Girolamo si difende: “Pronta a chiarire”

nunzia-de-girolamo1-770x513“Sono più che disponibile a chiarire al più presto in Parlamento gli aspetti di questa sconcertante vicenda che mi vede sottoposta a un linciaggio mediatico senza precedenti pur non essendo io coinvolta nell’indagine“. Questo quanto affermato da Nunzia De Girolamo, ministro delle Politiche agricole, in merito all’inchiesta sui pagamenti della Asl di Benevento che ha visto l’arresto, il 27 dicembre, di quattro imprenditori con l’accusa di aver ottenuto pagamenti irregolari dalla struttura sanitaria, per almeno 700mila euro.

Nell’inchiesta, infatti, si troverebbe coinvolta anche il ministro. Sarebbero emerse delle intercettazioni che risalirebbero a quando era parlamentare Pdl a Benevento. Nell’intercettazione resa pubblica qualche settimana fa la De Girolamo premeva premeva per fare arrivare controlli al bar dell’ospedale Fatebenefratelli ambito dallo zio.

”Ribadisco di essere vittima di registrazioni abusive in casa mia da parte di chi è stato sottoposto a misura cautelare dalla magistratura per presunti reati commessi nell’Asl di Benevento e di testimonianze raccolte dai giornali da parte di personaggi già noti alle forze dell’ordine e ai giudici. Constato con amarezza  - spiega la De Girolamo in una nota - che la scala dei valori viene sovvertita e chi è accusato di aver violato la legge viene ritenuto più credibile di chi invece la legge l’ha rispettata. Con la fermezza e la determinazione di chi è più che sicura di non aver commesso nulla di irregolare e di illecito – a meno che le parole in libertà pronunciate nella propria abitazione lo siano – sono pronta a fornire ai colleghi parlamentari tutte le informazioni reali rispetto alle ricostruzioni distorte apparse in queste ore di accanimento, ribadendo totale e incondizionata fiducia negli accertamenti compiuti da parte chi ha, per Costituzione, il compito di farlo e cioè la magistratura’‘.

“Sono sicura di non aver fatto nulla di irregolare. Il mio mandato ministeriale - chiosa il ministro delle politiche agricole - è, sin dal primo giorno del mio insediamento, nelle mani del Presidente del Consiglio, ma sono pronta a difendere con tutte le forze che ho in corpo la mia dignità e la mia onestà”.