Avellino – Petitto su Consiglio Comunale: “si lavori nell’interesse degli avellinesi”

petittoAvellino - Di seguito la nota di Livio Petitto, Presidente del Consiglio Comunale di Avellino, in cui chiarisce alcuni punti relativi alla seduta di ieri.

“In merito alla richiesta di chiarimenti sulla posizione assunta da me in consiglio nella seduta del 27/12 u.s., sollevata da alcuni consiglieri, sono doverose da parte mia alcune precisazioni:

Come avevo annunciato nei giorni scorsi e come previsto dalle normative vigenti, sin dalla mia elezione a presidente del consiglio sono stato garante dei regolamenti comunali e allo stesso tempo ho assicurato il regolare svolgimento dei lavori dell’assemblea nel rispetto delle prerogative di ogni consigliere. Sollevare l’attenzione al fine di un maggiore coinvolgimento nelle scelte strategiche di questa città e dare un contributo nella risoluzione dei problemi non penso che sia sinonimo di un mancato rispetto del ruolo istituzionale assegnatomi dal consiglio comunale , ricordando che oltre ad essere il presidente del consiglio che garantisce tutti i consiglieri siano essi di maggioranza che di opposizione, sono anche un eletto dal popolo e non come qualcuno ironicamente ha detto ”colui che è preposto a suonare la campanella”.

Il consiglio comunale che rappresenta la città deve essere anche il luogo dove poter discutere dei problemi e trovare le risoluzioni collettive ad essi. Con questo spirito ho condiviso l’intervento in aula svolto dal consigliere Giacobbe. Spesso ho cercato di placare gli animi quando si sono alzati i toni del dibattito in aula e ho garantito gli stessi diritti a tutti i consiglieri senza prevaricazioni. Ho contribuito con la mia condotta a creare un clima di rispettoso e di sereno confronto politico all’interno dell’aula.

Invito tutto il consiglio a guardare avanti ricercando la massima condivisione nelle scelte, abbassando i toni, consapevoli dell’importanza del ruolo affidatoci dalla città, rimboccandoci le maniche, e lavorando nell’interesse di Avellino e degli Avellinesi”.