Lettera aperta di E. Fiore a Nitto Palma, ‘La gente è stremata, le famiglie soffrono’

l43-nitto-palma-130110224955_bigAvellino – Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato, che è una forma di lettera aperta alLettera aperta al Coordinatore regionale di F.I.  Sen. Nitto Palma, da parte dell’avvocato Edoardo Fiore:

La gente è stremata.

Le famiglie soffrono.

L?urgenza dei tempi richiede politiche popolari e concrete.

Chi lavora e produce deve mantenere  anche voraci e  diffusi  apparati parassitari  che pretendono di essere conservati nei loro privilegi.

Non esistono diritti acquisiti quando sono solo  ingiustificati ed inammissibili privilegi feudali: noi non abbiamo alcun  dovere acquisito di lavorare e sacrificarci per mantenere questi ceti  parassitari che ci stanno soffocando.

Se non abolirle in toto, appare necessario  perlomeno rivedere radicalmente le competenze e funzioni delle regioni. Incontrollate ed incontrollabili centri di disfunzioni e di spesa.

Intervenire sulle   società partecipate degli enti pubblici, vero cancro dell’Italia che consuma enormi risorse pubbliche.

Promuovere efficaci politiche per i giovani e le famiglie.

 Le nostre famiglie si stanno sacrificando allo stremo per dare ai figli un avvenire, che poi è  il futuro stesso della nazione. E non è possibile che  abbiano, le famiglie, sostanzialmente gli stessi oneri fiscali di chi a tale impegno non assolve e che in prospettiva beneficerà, quale cittadino, dell’estremo impegno economico di chi invece oggi tale onere si assume.

Urgente anche il problema delle classi dirigenti.

Sordi sono rimasti i partiti ai ripetuti appelli, anche  del Presidente della repubblica,  ad una migliore selezione delle classi dirigenti.

Una classe politico/amministrativa inadeguata è una delle principali cause accertate delle tragiche condizioni in cui versano le nostre povere regioni meridionali.

E’ dovere di chi può il rimuovere questa causa di arretratezza.

Designare, poi,  rappresentanti e dirigenti politici periferici palesemente inadeguati comporta come ovvia conseguenza che questi non rappresentino né dirigano nulla e nessuno. Né che  possano fornire contributo alcuno alla risoluzione dei problemi delle nostre contrade.

Senza una appropriata classe politico/amministrativa  periferica  non andremo da nessuna parte.”