Cgil su sospensione assistenza domiciliare: “dopo l’audizione non resterà lettera morta”

cgilAvellino Si è tenuta nel primo pomeriggio l’audizione presso la “Commissione per la trasparenza, per il controllo delle attività della Regione e degli enti collegati e dell’utilizzo di tutti i fondi” la prevista Audizione sul blocco dei Servizi di assistenza oncologica e domiciliare agli anziani sul territorio dell’Asl di Avellino.

La FP CGIL e la CGIL hanno chiesto di essere presenti ed hanno partecipato quali invitati alla Audizione nella quale l’onorevole Rosa D’Amelio ha esposto compiutamente quanto sta avvenendo sul territorio della provincia di Avellino e che, oramai, ha suscitato tutta una serie di proteste.

Rispetto a quanto rappresentato dall’onorevole D’Amelio la delegazione dell’Asl composta dal direttore generale e dal direttore amministrativo ha giustificato quanto avvenuto e quanto sta avvenendo su due binari: 1) l’insipienza della Regione Campania che effettuando tagli lineari ha penalizzato il territorio dell’Alta Irpinia che per caratteristiche territoriali e sociali (popolazione anziana di cinque punti percentuali in più rispetto al resto della Campania) non può essere equiparato a quello delle altre provincie della Campania e 2) la poca attenzione degli addetti ai lavori che sarebbero di “manica larga” nel concedere l’assistenza avendo causato in tal modo lo sforamento del già risicato budget.

La FP CGIL e la CGIL di Avellino nel registrare ancora una volta l’assenza al tavolo della Giunta Regionale (assenti il Presidente, assente il sub commissario per la prosecuzione del Piano di Rientro, assente il Capo Dipartimento della Salute, assente il Direttore generale per la tutela della Salute) non può fare a meno di rappresentare sull’argomento, come già fatto nei giorni scorsi, il proprio pensiero: l’assistenza domiciliare è un servizio compreso nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e, come tale, non può essere sospeso per nessuna motivazione. Viceversa, viene leso il diritto dei pazienti e degli assistiti ad avere le cure necessarie al bisogno di salute, anche complesso, delle persone non autosufficienti e rispetto a tale lesione andrebbe verificata, anche dalla magistratura, se vi sia ipotesi di reato.

Pertanto, nel richiedere con forza il ripristino immediato del servizio di assistenza domiciliare (sospeso senza il confronto con nessuno, nemmeno il Comitato dei Sindaci) alla Direzione dell’Azienda Sanitaria Locale, FP CGIL e CGIL fanno sapere di aver già chiesto di poter essere ascoltate dalla stessa Commissione e che intendono tenere alta l’attenzione su questa ennesima penalizzazione per i malati ed i bisognosi della provincia di Avellino sostenendo e promuovendo azioni a tutela della dignità e della salute dei cittadini di questo territorio.