ASL, Cisl FP: “Basta polemiche su mobilità del personale”
Avellino - Negli articoli pubblicati negli ultimi giorni da parte della CGIL e della USB si cerca invano di strumentalizzare l’azione e la coerenza con cui la CISL FP sta cercando di intervenire sulle annose e ormai complicate questioni che riguardano i dipendenti dell’ASL. Per fare chiarezza dobbiamo immediatamente precisare che le giravolte le lasciamo fare a chi ha piu’ esperienza e capacità alla CISL resta il compito di continuare su un percorso poco pubblicizzato sui giornali di denuncia e di proposte verso atti unilaterali che l’Azienda sta ponendo in essere a partire dall’utilizzo dei fondi contrattuali, per poi arrivare alla mobilità del personale, alla mancata riorganizzazione della rete ospedaliera e distrettuale e di conseguenza ad un funzionale modello organizzativo delle attività da porre in essere.
Dobbiamo poi aggiungere la richiesta del tavolo sull’art. 16, mai convocato, per la predisposizione di un piano di razionalizzazione della spesa e di ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse economiche a fronte dei contratti a molte cooperative e enti esterni senza una verifica delle maestranze interne all’azienda. Purtroppo questo percorso lo abbiamo iniziato da soli e solo talvolta in base alle convenienze altre sigle sindacali hanno condiviso sporadiche iniziative. Le dichiarazioni del segretario generale della CGIL non trovano supporto nei fatti. La CISL FP da subito ha chiesto la revoca della delibera n. 231 del 1 marzo 2013 relativa al regolamento interno per la mobilità del personale e in nessuna sede ha inteso condividerne i contenuti.
Tant’è che da quella data molti ricorsi sono stati inoltrati e richieste di revoca di atti interni di mobilità del personale ed abbiamo inviato nota riepilogativa e di denuncia alla struttura commissariale della regione Campania. Da ultimo con tre note a far data dal 26 marzo 2013 abbiamo diffidato l’Azienda dal proseguire nella predisposizione di provvedimenti di mobilità e in qualche circostanza abbiamo nella contestazione ottenuto ragione. Appare chiaro che la posizione della segreteria provinciale ed aziendale della CISL FP non ha subito né subirà cambi rotta anche grazie a tutto il gruppo dirigente che è granitico sulle posizioni assunte, a differenza di quanto accade altrove. Per quanto attiene la mobilità del personale del DSM da sempre ci siamo opposti a qualsiasi trasferimento in assenza della completa ricognizione del personale operante in ogni UOSM e del carico di lavoro in capo ad ogni dipendente, sindacalisti compresi. Ad oggi abbiamo ricevuto notizie solo in merito alla UOSM di Ariano e Sant’Angelo dei Lombardi, mentre nessuna conoscenza ci è dato avere in merito all’organizzazione del lavoro.
Allo stato ci risulta che presso l’SPDC di Solofra ci sono infermieri fuori turno, altri sono stati trasferiti generando ulteriore disservizio e di altri infermieri non si sa dove siano incardinati. La riunione del 26 novembre sarà utile per definire prima di ogni altra cosa carichi di lavoro, dipendenti che godono di qualche privilegio ad oggi presunto, e che modello organizzativo si intende proporre atteso che ad oggi i dati in nostro possesso vedono una diversa organizzazione tra le due ex ASL AV1 e AV2. La tutela di tutti i dipendenti è per noi prioritaria ma diciamo basta ai pressapochismi ed alle definizioni di carenze ed esuberi strumentali e non supportati da dati ben precisi. Quella sede sarà utile anche per comprendere come l’Azienda è intervenuta per ridimensionare il considerevole costo in capo al territorio ex AV2 per ricoveri in strutture private a differenza dei minimi costi sostenuti per il territorio ex ASL AV1.
Infine si deve ricordare a chi forse non sa che il coordinatore infermieristico del DSM Sig. Giovanni Ragazzo svolge le sue funzioni non decisionali né dirigenziali che, come noto, sono in capo al Direttore del DSM e al Direttore Generale. Forse in precedenza si erano consolidate diverse abitudini che oggi vedono ripristinati ruoli e competenze in uno con le responsabilità. Da ultimo il dirigente sindacale e segretario aziendale della CISL FP Giovanni Ragazzo per dissipare ogni strumentalizzazione e eventuale incompatibilità non svolge il ruolo sindacale per quanto attiene le questioni del DSM a seguito di nota prodotta dalla segreteria provinciale che individuava altro referente. Appare chiaro che la CGIL e la USB preferiscono alzare il tiro sulla CISL FP che ad oggi è il maggior e più rappresentativo sindacato in azienda per ovvi motivi scaturiti anche da recenti avvenimenti che hanno interessato i dirigenti di queste due sigle. Per quanto ci riguarda il nostro obiettivo resta il confronto con l’Azienda e in mancanza le giuste ma discrete e non pubblicizzate denunce a tutela dei lavoratori. Avremo gradito una unità sindacale su questi temi ma prendiamo atto che alla CGIL ed alla USB interessa unicamente iniziare un facile e pretestuoso dileggiamento tra Organizzazioni sindacali che giova solo all’Azienda, conclude Doriana Buonavita segretario generale CISL FP.