Asl Avellino – USB: “Problematica insostenibile”

usbaslAvellino – “In tempi remoti, la USB  pose all’attenzione di tutti i lavoratori e dell’utenza, l’ illegittimità dell’ASL Avellino  per aver posto in essere, in violazione della normativa di cui al CCNL Sanità, procedure di mobilità aziendale di urgenza  per lavoratori appartenenti alle strutture sanitarie dell’Alta Irpinia verso le strutture di Atripalda e Solofra . I relativi ordini di servizio venivano emessi dal dott. E. Fina, demandando l’attuazione dello stesso al Coordinatore Infermieristico,  tale Sig. Ragazzo Giovanni. Tali denunce venivano sollevate dall’Unione Sindacale di Base – USB, in primis, rifiutando la sottoscrizione di qualsivoglia tipo di accordo peggiorativo per i lavoratori, nonché difendendo i diritti dei lavoratori, fino ad impugnare il provvedimento illegittimo dinanzi al giudice del lavoro ad oggi in attesa di esito”. Questo quanto afferma in una nota l’Usb.

In merito a quanto sopra, -continua la nota – si evidenzia  la paradossale affermazione del Sig. Giovanni Ragazzo, che svestendosi dal ruolo di coordinatore, tenta , “giustamente, di ricoprire il ruolo di Dirigente della Cisl Fp, sollevando la questione rappresentata dalla scrivente Organizzazione Sindacale, dopo “soli” nove mesi dall’attuazione di un provvedimento che vede, allo stato attuale, ancora ed esclusivamente coinvolti gli stessi dipendenti dall’inizio dell’attuazione della mobilità, che non può’, oramai, più’ definirsi né d’urgenza, né ordinaria; forse dimenticando di aver contribuito alle violazioni della normativa in materia che, paradossalmente, egli stesso ha denunciato al giornale “ottopagine” del 20 novembre 2013. Probabilmente, le eventuali distrazioni del predetto Coordinatore sono dovute all’impegno riservato ad uno dei pochi argomenti che ha attanagliato il tavolo delle trattative per ben due anni, ovvero quello delle posizioni organizzative”.

Tanto si denuncia e si precisa, per amore della verità, affinché la tutela dei diritti dei lavoratori della presente vicenda, che solo la Usb  ha sostenuto unitamente a qualche altra sigla sindacale,  possano essere strumentalizzate da altri soggetti sindacali che, fino ad oggi, sembrano mai aver sollevato quantomeno dubbi di legittimità nell’operato dell’ASL  relativa alla presente vicenda. Anticipiamo, sin d’ora, che nella prevista seduta di contrattazione del 26 p.v., la USB – conclude – proporrà, per la tutela dell’utenza e degli operatori, una soluzione di una problematica diventata insostenibile, con il minor disagio per entrambi le categorie; anche sotto l’aspetto economico considerati i tempi già poco rosei, senza sottrarsi ad un confronto civile e costruttivo con l’Azienda”.