Piano urbanistico Avellino – Rossano: “l’ultima delibera riporta un vero e proprio falso ideologico”
Avellino – Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni dell’architetto Claudio Rossano in merito all’ultima delibera di adozione del PUC di Avellino.
Le attuali vicende che riguardano i vincoli del Torrente San Francesco credo siano minuscole tessere del più complesso puzzle della vergognosa storia dell’adozione e dell’approvazione del PUC di Avellino. Per anni ho cercato di spiegare con numerosi articoli questa vicenda e registro con piacere il fatto che la Procura della Repubblica di Avellino si stia finalmente interessando di urbanistica e degli enormi interessi economici connessi a tale materia. Moltissime sono le irregolarità amministrative commesse nel tempo e sono chiaramente documentabili dalla lettura di atti ufficiali quali – ad esempio – la deliberazione della Giunta Provinciale di Avellino (giunta De Simone) con cui nel gennaio 2008 si approvò in tutta fretta il P.U.C. adottato dal Consiglio Comunale di Avellino il 23 gennaio 2006 con delibera n. 18 sub. 13.
Tale ultima delibera di adozione del PUC da parte dei consiglieri presenti – alcuni consiglieri dell’opposizione preferirono allontanarsi – riporta un vero e proprio falso ideologico: si dice infatti in essa: “Vista la nota n. 4009/3732/2006 del 19.1.2006, con la quale il Genio Civile esprimeva il proprio parere favorevole”; in realtà nel parere n. 21 del 19/01/2006 il dirigente del Genio Civile esprimeva parere favorevole solo in via preliminare, riservandosi di esprimere parere definitivo ad avvenuta trasmissione da parte del Comune di Avellino di opportune indagini geofisiche finalizzate alla caratterizzazione del territorio” Pertanto il parere non poteva essere assunto come favorevole e definitivo. Ed infatti mancavano – tra gli elaborati del PUC – atti fondamentali alla sua stesura quali le indagini geofisiche finalizzate alla caratterizzazione del territorio.
A testimoniare la mancanza di tali indagini a corredo del PUC è la stessa G.M. di Avellino che, con deliberazione n. 167 del 16/03/2006, ben tre mesi dopo l’adozione del PUC, affidò il mandato al settore pianificazione a procedere per la definizione degli atti necessari al conferimento dell’incarico. Le indagini geofisiche suddette non solo non erano state ancora elaborate ma solo in quella data era stato conferito l’incarico per la loro redazione! Né si comprende come il PUC sia stato elaborato, in mancanza di tali studi preliminari. Spero che la Procura voglia approfondire questo aspetto, anche perché il parere del Genio Civile doveva essere necessariamente espresso anche per quanto riguardava i corsi d’acqua, come il torrente S.Francesco ed il Fenestrelle.
Che dire poi delle tante strane procedure messe in atto dalla Provincia in sede di approvazione del PUC? Basta pensare che nella conferenza di servizio che sostanzialmente dava via libera al PUC da parte della Provincia esprimeva il proprio parere favorevole il Dirigente dell’epoca del Settore Governo del Territorio della Provincia di Avellino che altro non era che un funzionario del Comune di Avellino stesso, per due anni in servizio presso l’Amministrazione Provinciale e successivamente rientrato nella pianta organica del Comune. Ci sarebbero poi tante e tante cose ulteriori da dire, cose che spero di riferire direttamente a chi si occupa di tali indagini.
arch. Claudio Rossano