Dati Osservatorio Cisl. Melchionna “Situazione mortificante colpa della mala politica”

melchionna cislAvellino – Continua l’ondata negativa  per l’Irpinia. I dati presentati dall’Osservatorio Cisl stamane parlano chiaro:  aumentano le iscrizioni al collocamento e con esse il tasso di disoccupazione, aumentano le ore di cassa integrazione ordinaria e straordinaria, i suicidi e i tentati suicidi. Tutti aumenti che non lasciano presagire nulla di buono. Per non parlare della situazione dei precari, dei piani di zona e delle varie vertenze in Irpinia che sono ormai al tracollo.

Siamo nel caos più totale lo scenario a cui ci troviamo di fronte è molto mortificante ma non ci facciamo scoraggiare da ciò” dichiara il segretario provinciale Cisl Irpinia Sannio, Mario Melchionna .

Le questioni analizzate da Melchionna, sono tante primo tra tutti i dati sulla disoccupazione che continua a crescere sia a livello nazionale che locale: “il numero dei disoccupati in Italia arriva a quota 3milioni e 127mila con tasso di disoccupazione giovanile del 40.1% aumentato di quattro punti percentuali nel giro di un mese. In Campania il tasso disoccupazione è pari al 23.9%, il 16,9% ad Avellino dove l’aumento degli iscritti al collocamento  si aggira intorno alle 1000 unità”.

Crescita esponenziale anche per i dati relativi alla cassa integrazione: “Siamo ritornati alle cifre di fine 2012, inizio 2013 – evidenzia Melchionna – le cifre sono davvero preoccupanti aumentano le ore di cassa integrazione ordinaria e soprattutto quelle di cassa integrazione straordinaria che non è affatto un ottimo segnale dato che la maggior parte delle aziende che richiedono questo tipo di cassa integrazione vanno verso la cessazione delle attività. I settori più colpiti sono quelli dell’industria, dell’edilizia, dell’artigianato e del commercio”.

Nota dolente la situazione dei precari in Provincia “L’immagine del dramma del precariato in Provincia passa per due enti molto significativi dove c’è il fallimento dell’intera classe politica locale. Io sfido chiunque a parlare con me di queste questioni perché io parlo con dati certi alla mano, gli altri non saprei. Il precariato è errore della politica o di manager nominati dalla politica che rispondono ad interessi che non sono quelli dei lavoratori – incalza il segretario provinciale della Cisl Irpinia-Sannio – In merito alla questione dei precari del comune di Avellino noi durante la campagna elettorale incontrammo tutti i candidati sindaco di questa città e tutti ci assicurarono che questo sarebbe stato il loro problema prioritario da risolvere. Bene. Sono passati cinque mesi e abbiamo avuto una sola riunione con l’impegno di rivederci a breve ma siamo ancora in attesa. I lavoratori sono in attesa mentre i politici fanno finta che il problema non esiste. Altra nota dolente i precari dell’Asl di Avellino. L’Irpinia è diventata la terra di nessuno. Non capiamo perché in tutta la regione i  contratti siano stati prorogati mentre ad Avellino Florio non abbia fatto la stessa cosa dopo che aveva più volte sottolineato il ruolo indispensabile delle loro figure. Ma ce l’hanno una coscienza o sono solo cinici da guadagnare soldi sulla nostra pelle e portarli in Regione? Se i servizi non sono efficienti – sottolinea Melchionna senza mezzi termini –  non è colpa del personale ma è colpa di una mente che vuole smantellare la sanità pubblica. Noi ci vogliamo curare qui ma metteteci nella condizione di farlo. Il Moscati sta andando al collasso da grande eccellenza che sarebbe dovuta diventare la si sta distruggendo. Siamo in grado di risparmiare 50 milioni da mandare in Regione e poi nel momento della ripartizione non ci vengono dati fondi? Ma i nostri consiglieri regionali che fanno lì mentre si prendono queste decisioni? Non basta il comunicato stampa di solidarietà serve la tutela alla salute che è la priorità su qualunque altra questione”.

A ciò si aggiunge la notizia del commissariamento di alcuni piani di zona in Campania tra cui quello A04: “Perché l’A04 è stata commissariata? Perché i sindaci non sono riusciti ad accordarsi sulle poltrone da dividersi. I lavoratori hanno avuto una proroga di contratto fino al 31 dicembre 2013 con una riduzione di stipendio. Ma può mai essere corretto che il destino di queste persone sia legato alle decisioni dei sindaci?”.

E sull’intervento dell’assessore La Verde alla nota di Melchionna relativa alla delibera regionale del commissariamento del Piano di Zona chiarisce: “Ringrazio che La Verde continui a rispondermi anche quando non pongo domande. Ieri parlai del commissariamento dell’A04 dicendo ciò che pensavo  e cioè che la politica fa prevalere gli interessi personali fregandosene dei servizi erogati ai cittadini e dei precari. La mia nota era rivolta alla politica non all’assessore La Verde che stimo tantissimo e che se vorrà onorarmi di discutere con me di pdz sarò onorato di parlarne con lui. Apprezzo tantissimo che mi tenga così tanto in considerazione ma lo invito a risolvere il dissesto amministrativo, alla situazione dei co.co.co. al comune, al piano di zona e della schifezza in mezzo alle strade della città che nessuno vede, e dare risposte ai cittadini anziché preoccuparsi di me”.

Una boccata di ossigeno arriva dalla scuola che “nonostante tutte le difficoltà –spiega Melchionna – che ci sono, grazie al merito di Cisl Scuola che sono stati bravi nel confronto con il Miur riuscendo a portare a casa in Provincia di Avellino sugli insegnanti di sostegno con 30 assegnazioni in più mentre 18 assegnazioni  vengono aggiunte ai collaboratori scolastici”.

Continua il dramma dei suicidi e tentati suicidi arrivati rispettivamente a quota 22 e 28: “Speriamo che i numeri non aumentino in questi ultimi due mesi dell’anno . La scelta di queste persone di togliersi la vita, specialmente per quanto accaduto ultimamente ai due forestali, è riscontrabile nel fatto che queste persone non prendono lo stipendio da due anni. E’ il momento che la Procura apra un fascicolo di natura penale perché chi deve pagare questa situazione? Solo la persona che decide di farla finita o ci ha indotto questo gesto”.

Ed è da qui che il segretario Melchionna fa partire l’excursus delle vertenze ancora aperte in Irpinia:

Trasporti: “La Regione continua a tagliare indiscriminatamente senza conoscere il territorio mortificando le aree interne isolandole del tutto”.

Irisbus: “Il 15 novembre al Mise avremo un incontro e speriamo di trovare nuovi acquirenti per l’azienda. Va bene tutto ma in primis la costruzione di autobus, se poi si dovranno costruire biciclette andrà lo stesso bene basta che si garantiscano i livelli occupazionali”.

Fma: “L’8 novembre ci sarà l’incontro per valutare la possibilità di un altro anno di cassa integrazione in attesa di capire Marchionne cosa vuole fare”.

Forestali: “Ci troviamo nel dramma nel dramma. Un continuo scarica barile tra Regione, Comunità Montana e Provincia e non si è in grado di trovare ancora una soluzione”.

CGS: “Le condizioni affinchè la Cgs rimanga pubblica ci sono tutte troviamo insensato far diventare un’azienda pubblica, privata quando le condizioni permettono altro”.

Questione Edilizia/Opere Pubbliche: “La situazione è ferma al palo. La massa salaria della cassa edile cala vertiginosamente e quando l’edilizia si ferma ne risente l’intera Provincia e  lo stiamo vedendo. C’è tanto da fare ma non ci sono i soldi, però – sottolinea – per finanziare l’America’s Cup i soldi ci sono”.

Isochimica: “Il 7 novembre avremo l’incontro con Damiano ma non ci fermeremo finchè non arriveranno i soldi per bonificare il sito”.

Stazione Hirpinia: “Le istituzioni locali, le parti sociali e il ministero devono lavorare sinergicamente al fine di ottenere un risultato. A nessuno è consentito fare scelte al di fuori di questa logica”.

Decreto di accelerazione spese: “C’è un milione ed ottocento mila euro da spendere ma l’Irpinia non ha presentato nessuno progetto. È inutile che si abbaia quando poi chi deve progettare non presenta nessun progetto per essere finanziato”.

Fondi Pac: “La Regione farà un bando dove stanzierà 150 milioni di euro ma il bando in questione manca di tre aspetti fondamentali: la costruzione di un tavolo di partenariato tra parti sociali e Regione per seguire l’iter delle spese; non dare il finanziamento in base al numero di protocollo e cioè – commenta – in Regione funziona che chi presenta per primo il progetto ottiene il finanziamento, non deve essere così, i progetti devono essere valutati e premiati quelli che veramente valgono i finanziamenti; la riammissione nel bando della clausola che i finanziamenti vadano alle aziende che assumono i lavoratori espulsi dal ciclo produttivo. Senza queste tre accortenze è inutile fare questo bando”.

“La Cisl nel frattempo – conclude Melchionna - continuerà la sua battaglia contro la mala politica, la politica degli sprechi, dei costi inutili, arroccata sulle proprie convenienze senza far nulla per i propri cittadini”.