Biagio Cava ideatore ed esecutore della stage di Scisciano
naleBiagio Cava è l’ideatore e l’esecutore della strage di Scisciano. Questo quanto emerso dall’indagine coordinata dai magistrati della Procura dea Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia e la Squadra Mobile della Questura di Avellino.
Nei confronti di Cava, già in carcere per l’omicidio di Vincenzo ed Eugenio Graziano e Gaetano Santaniello, è stata data esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli.
Secondo la ricostruzione compiuta dei fatti da parte degli inquienti risalenti al 21 novembre del 1991 il personale del Commissariato P.S. di Nola, intervenuto in Scisciano (NA), località Spartimento, presso un’officina di ríparazione per autovetture rinvenne, tre cadaveri che presentavano numerose ferite da arma da fuoco.
I cadaveri erano quelli di Vincenzo ed Eugenio Graziano e Gaetano Santaniello, tutti ritenuti legati al sodalizio Graziano di Quindici. I cadaveri furono rinvenuti in vari posti distanti dall’officina: il cadavere di Santaniello fu rinvenuto all’interno di un’autovettura parcheggiata in un cortile vicino l’officina, quello di Vincenzo Graziano, che presentava numerose ferite al volto, in un altro cortile distante circa 30 metri dalla citata officina meccanica, mentre quello di Eugenio Graziano, colpito da numerosi colpi d’arma da fuoco alla testa e al corpo, in aperta campagna, a circa 100 metri di distanza dall’officina.
Dalle prime indagini si potè rilevare che la morte dei tre era riconducibile ad un omicidio di camorra, frutto della faida tra i clan Cava e Graziano attivi nel Vallo Lauro e nella provincia di Avellino, in quanto le modalità di esecuzione dei tre, uccisi da almeno tre uomini, armati di pistole e probabilmente Kalashnikov, con il volto coperto da un passamontagna portava in questa direzione.
La faida Cava – Graziano è durata circa trenta anni provocando ben 42 fatti di sangue: 22 omicidi di cui 13 tra omicidi e tentati omicidi in danno della famiglia Graziano e 29 in danno dei Cava.
In concorso con Biagio Cava, Mario Fabbrocino, recentemente condannato all’ergastolo per tale fatto.