Iribus – D’Angelis annuncia nuovi investimenti, parziale soddisfazione di Rifondazione Comunista
Avellino - Il sottosegretario Erasmo D’Angelis, in concomitanza con lo straordinario sciopero generale convocato dalle organizzazioni sindacali di base che ha coinvolto circa un milione di lavoratori in tutto il Paese, ha annunciato l’intenzione del Governo di voler investire circa 500 milioni d’euro nel prossimo triennio, attraverso la legge di stabilità, per il rinnovo del parco rotabile 200 milioni e degli autobus – non pullman – 300 milioni, puntando ad eliminare 24000 mezzi dei 51400 vetusti, inquinanti e realizzati con tecnologie obsolete, specificando che l’investimento comporterebbe il rilancio d’importanti realtà produttive, nella fattispecie Irisbus e Breda Menarini, oggi in crisi.
Non intendiamo vestire gli abiti dei soliti guastatori, ma il proposito ci soddisfa parzialmente, considerato che ad oggi non è ancora lecito sapere le intenzioni del Governo riguardo alla logorante interferenza del Gruppo FIAT che, oltre ad aver chiuso lo stabilimento irpino e sbattuto per strada centinaia di lavoratori, continua ad influenzare negativamente un’auspicabile rilancio dello stesso, non è chiaro se s’intende convocare la conferenza Stato/Regioni, passaggio formale decisivo per ratificare ufficialmente le reali necessità territoriali e programmare gli investimenti, chi dovrebbe eventualmente gestire l’Irisbus nei prossimi anni.
Ricordiamo, tra l’altro, che sul capo di diversi lavoratori e cittadini pesa la scure di un assurdo iter giudiziario, sol perchè si sono permessi di difendere il lavoro e il futuro economico del territorio, a tal proposito ci sconvolge l’assordante silenzio generalizzato e diffuso. I grandi numeri sbandierati, sovente attraverso pomposi proclami, producono sempre apprezzamenti, circostanza che non c’impedisce di evidenziare palesi incongruenze, considerato che per una questione di fondamentale rilevanza sociale s’intende investire “solo” 500 milioni d’euro, mentre la legge di stabilità prevede l’erogazioni d’ingenti risorse per la costruzione e manutenzione delle navi da guerra 6.8 miliardi, 500 milioni per la costruzione degli inutili f. 35 e 1 miliardo per continuare a finanziare le banche private. Ci ricresce, ma siamo fermamente convinti che questo Governo, subalterno ai poteri forti e all’economia politica, difficilmente potrà risolvere i problemi reali della gente.