Vicenda CGS, le dichiarazioni di Aurisicchio (SEL)

AurisicchioAvellino - Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione di Raffaele Aurisicchio, coordinatore provinciale SEL, in merito alla vicenda CGS.

 

Confindustria ha ragione quando afferma che “privatizzazione non necessariamente è uguale a camorra” ed ha ragione anche quando ci ricorda che “in Irpinia nessuna gestione pubblica è stata virtuosa”. Non ha ragione invece quando afferma che “l’obiettivo di tutte le privatizzazioni è quello di fare efficienza, ottimizzazione dei costi elevando la qualità dei servizi, e ciò si ottiene solo aprendo al privato e alla concorrenza”.

Non è andata così con le privatizzazioni che si sono realizzate in Italia. Si è trattato di privatizzazioni farlocche che hanno sostituito i monopoli pubblici con monopoli privati. In generale, come la vicenda Telecom più di tutte insegna, non si è prodotta né maggiore efficienza, né migliore qualità dei servizi, tanto meno si è avuta maggiore concorrenza. Riguardo alla vicenda CGS le domande sono: perché si è prodotto un deficit di oltre 5 milioni di euro? E’ un dato strutturale oppure è la risultante di gestioni inefficaci ed inefficienti? cosa si vuole in realtà trasferire ai privati solo il servizio o anche il personale ed il deficit accumulato? Che fine dovranno fare i dipendenti?

A queste domande finora non è stata data risposta. Ed infine a Confindustria voglio ricordare che CGS fa depurazione di acque industriali e la depurazione è una attività che rientra nella organizzazione del SII (Servizio idrico Integrato) per il quale il popolo italiano a larghissima maggioranza ha stabilito attraverso un referendum che non deve essere gestito da privati. Mettere la depurazione in mano a gruppi industriali privati, magari non significa affidarla alla camorra, ma di sicuro vanifica il pronunciamento referendario perché sottrae al pubblico una branca significativa del SII e costituisce un efficace grimaldello per aprire le porte alla gestione privata delle acque irpine.