Legge di Stabilità, D’Agostino (SC): “non è una risposta esaustiva per la crescita del Paese”
Roma - “La legge di Stabilità, così come annunciata dal governo, nasce da una profonda attenzione per le esigenze e i problemi del Paese, ma non rappresenta di certo una risposta esaustiva e risolutiva all’attuale bisogno di crescita. Sarebbe necessario fare di più”.
Lo dichiara il deputato di Scelta Civica Angelo Antonio D’Agostino, che, insieme ai colleghi Mario Catania, Stefano Dambruoso, Andrea Romano, Irene Tinagli, Gianfranco Librandi, Luciano Cimmino, Mariano Rabino, Antimo Cesaro, Andrea Mazziotti, Giulio Sottanelli, Paolo Vitelli, Roberta Oliaro, Andrea Vecchio, ha così commentato la manovra economica: “Le misure annunciate nella legge di Stabilità vanno nella direzione giusta ma presentano un respiro e una profondità insufficienti rispetto alle condizioni del paese. Questa manovra non sembra in grado di dare una spinta decisiva alla crescita (basti pensare alla limitata riduzione della fiscalità per lavoro e imprese) e al tempo stesso non affronta in modo strutturale e profondo l’esigenza di una riduzione e di una riqualificazione della spesa pubblica”.
“La vera sfida per l’Italia – dichiarano i deputati di Scelta Civica in una nota congiunta – è arrivare in modo selettivo ed efficace ad una importante contrazione della spesa pubblica, eliminando sprechi, spese improduttive ed incentivi inutili in modo da liberare più risorse per una importante riduzione della fiscalità su lavoro e imprese. Nel complesso appare come una manovra di galleggiamento, composta da misure corrette ma evidentemente insufficienti rispetto alle esigenze di crescita e competitività del paese.
Di nuovo, come ha sottolineato più volte il Presidente Mario Monti, siamo di fronte al rischio che la grande coalizione non sia un moltiplicatore del coraggio politico delle forze che la sostengono ma la sommatoria di cautele, timori e conservatorismi. E’ ancora più urgente quel ‘Contratto di Coalizione’ proposto da Monti e finalizzato a mettere nero su bianco gli obiettivi di riforma necessari al paese”, concludono i parlamentari”.