Avellino – Cgil-Cisl-Uil-Ugl: “Caldoro dovrà darci delle risposte. Non lo molleremo”

vassilliadis, petruzziello, melchionna, simeoneAvellino – Si è svolto stamane presso il centro sociale Samantha della Porta l’incontro tra Cgil, Cisl, Uil e Ugl sulle vertenze aperte in Irpinia. Al tavolo Costantino Vassilliadis, Vincenzo Petruzziello, Mario Melchionna e Luigi Simeone. Nella platea erano presenti anche i lavoratori dell’Irisbus e dell’Fma.

I segretari, durante l’incontro,  hanno fatto il punto della situazione soffermandosi principalmente sulla necessità di seguire una strada  responsabile, dove il sindacati, in primis, diventino promotori al fine di coinvolgere tutti, dalle istituzioni agli esponenti politici per vincere questa battaglia.

Lo scenario nazionale che stiamo vivendo in questi giorni in Italia si ripercuotono per forza di cose anche a livello territoriale e in questo scenario le vertenze nazionali si innescano nella vertenza irpinia –spiega Melchionna”.

Melchionna passa in rassegna tutte le vertenze dall’irisbus dove ormai è crollato ogni progetto in attesa di qualcuno che possa essere in grado di rilanciare l’azienda, all’Asm, ai forestali che nonostante le rassicurazioni degli 80 mila euro necessari per pagare gli stipendi non sono più disponibili a causa del patto di stabilità,passando per  la questione Cgs-Asi dove il sindacato non ci sta alla privatizzazione del consorzio perché ci sono le condizioni per salvare il consorzio,  toccando le problematiche rifiuti, acqua, tribunali, la riforma degli Iacp, piano strategico, co.co.co. comunali e sanità “dove  i 7 medici promessi al Moscati non sono arrivati e lo stesso vale per gli infermieri. Caldoro aveva assicurato 600 nuove assunzioni ma non sappiamo ancora dove – si chiede il segretario generale della Cisl”, senza dimenticare le questioni relative il piano di zona e il patto per lo sviluppo.

In merito alla questione Piano di Zona Melchionna non usa mezzi termini “Stiamo diventando la barzelletta della Campania. Tutti i piani di zona hanno trovato un accordo, il Pdz A4 sta mettendo a serio rischio i livelli occupazionali e l’erogazione dei servizi semplicemente per interessi personali”.

E sul Patto per lo Sviluppo spiega “il 13 settembre è stato finalmente convocato il tavolo in Provincia e al fine di rendere il più semplice possibile alla Regione gli interventi da fare abbiamo fatto convergere la nostra attenzione  solo su quattro punti, altrimenti ci avrebbero accusato di portare in discussione una lista della spesa. Quattro punti sui quali ci aspettavamo di ottenere risposte immediate. I punti interessano principalmente le reti idriche/fognarie in provincia di Avellino, sull’Isochimica, sulla piattaforma logistica e alta capacità, e sulla Lioni-Grottaminarda e la Parolise-Pianodardine. Ebbene -continua- abbiamo ricevuto dal presidente Caldoto solo due risposte su quattro”.

Le risposte in questione sono relative alla questione reti idriche/fognarie e all’Isochimica. In questi due casi Caldoro ha assicurato che sono stanziati dei fondi che presto arriveranno in Irpinia. Sulle due altre questioni “Caldoro – sottolinea Melchionna- non ci ha risposto ma non perché non poteva risponderci. non si è preso la responsabilità in quanto a suo avviso la costruzione di queste infrastrutture non dipende solo dalla Regione ma da accordi che devono essere presi anche con altri attori”.

A questo punto – conclude – al termine dell’incontro in Regione ci trovavamo davanti ad un bivio o lasciare perdere tutto e chiudere i rapporti con la Regione oppure restare. A quel punto abbiamo deciso di restare e mantenere aperto il confronto con la Regione continuando a seguire questa strada, mettendoci alla prova. Abbiamo deciso con senso di responsabilità di mantenere aperto questo canale fin quando sarà possibile. Fin quando –precisa il segretario Cisl- Caldoro non deciderà di sciogliere quest’unione. Noi non lo molleremo dovrà darci delle risposte. E’ finito il tempo di dire bugie e aggirare gli ostacoli. Il sindacato non smetterà mai di essere in prima linea per risolvere i problemi ma per farlo ha bisogno di tutte le parti. Non solo noi, segretari generali ma anche gli esecutivi di tutte le sigle sindacali, le istituzioni, i politici che attualmente sono assenti. Chi va contro corrente non serve. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità fino in fondo promuovendo iniziative di confronto senza escludere iniziative di protesta”.

Pensiero pienamente condiviso dagli altri segretari generali che puntualizzano la necessità di seguire questa strada in unione al fine di vincere queste vertenze che stanno portando l’Irpinia ad una lenta agonia.