Tragedia Lampedusa – Della Pia (Prci): “Indifferenza Paesi Comunitari è fallimento dell’Europa”
Avellino – ”Le continue tragedie in cui perdono la vita quotidianamente centinaia di donne, bambini e uomini che lasciano i loro Paesi d’origine solo per fuggire dalla fame e dalle guerre, oltre alle parole retoriche e di circostanza espresse sovente stando seduti comodamente sul divano di casa con il telecomando tra le mani o pigiando i pulsanti di una tastiera, dovrebbero provocare un sincero moto d’indignazione. -spiega il segretario provinciale irpino del Prci, Tony Della Pia- Queste morti sono l’effetto delle politiche colonizzatrici degli Stati imperialisti, la diretta conseguenza del sostegno che i governanti dei Paesi, cosiddetti avanzati, hanno dato e danno ai regimi dittatoriali per fini economici nutriti dalla vendita d’armi convenzionali e/o di distruzione di massa e dalla gestione monopolistica delle risorse minerarie come il petrolio o il carbone“.
“L’Italia - continua- ha enormi responsabilità morali, in quanto ideatrice ed esecutrice di un’intollerante legge razzista e fascista, la Bossi – Fini, che nei fatti i rende clandestini uomini e donne disperati e, impedisce soccorso ad esseri umani in difficoltà con l’introduzione del reato di complicità per chiunque arreca aiuto. L’indifferenza dei Paesi Comunitari è l’ennesimo esempio del fallimento dell’Europa, sempre più delle tecnocrazie finanziarie e sempre meno dei Popoli. Concordiamo con il Sindaco di Lampedusa, quando afferma che occorre disertare le norme vigenti e salvare i nostri fratelli e sorelle prendendoli direttamente dai loro territori e portarli nelle nostre case, ritenendo che è oramai più che mai necessario lottare per abolire la Bossi – Fini è cambiare quest’Europa cinica nelle mani dei poteri forti. Nessuna persona civile può condividere le parole e gli atteggiamenti dei dirigenti della Lega Nord che divulgano livido ed ignorante odio”.
“Questo Mondo disumano non ci piace, le lacrime dei sopravvissuti sono le nostre lacrime, i lamenti dei bambini sono i lamenti dei nostri figli, il coraggio d’uomini e donne disposti ad affrontare qualunque avversità in nome della libertà è un’atto di civiltà. Il dolore che proviamo – conclude – non cancella la vergogna che zavorra la nostra coscienza“.