Avellino – Presidio del Libro: Trasformare il trasloco della biblioteca civica in opportunità

trasloco ex ecaAvellino – Abbiamo archiviato la festa dei lettori con un buon successo di pubblico (grandi e piccini) e adesioni all’associazione. La curiosità è stata tanta anche perchè la festa è stata anche l’occasione per riaprire alla città Villa Amendola, una scelta fortemente voluta dall’assessore comunale con delega alla Cultura, Nunzio Cignarella.

A qualche giorno dall’appuntamento di sabato 28 settembre, ferve l’attività per  completare il trasferimento la biblioteca “Nunzia Festa”. Probabilmente passerà qualche settimana prima di poter avere pienamente funzionanti tutti i servizi che erano già attivi presso l’Ex-Eca.

Come giustamente sostiene la nostra amica Antonella Agnoli, un trasferimento in sé non può bastare.

Sta all’amministrazione comunale impegnarsi affinché questo trasferimento possa tramutarsi in un’opportunità per rendere centrale e progettare davvero un servizio bibliotecario civico. Come associazione noi cercheremo di essere vicini agli amministratori, nell’interesse dei cittadini.

Un ulteriore strumento utile in tal senso crediamo che possa essere la nostra Indagine su lettura, consumi culturali, tempo libero e biblioteche ad Avellino . Il lavoro è sicuramente migliorabile, ma ci siamo resi conto che si tratta di un’operazione che interessa davvero, come nei nostri auspici, i ‘decisori pubblici’, come ci ha confermato l’assessore con delega al Piano Strategico e ai Fondi Europei, Paolo Ricci, che ha pubblicamente manifestato l’interesse per quanto fatto e ci lascia capire che, perlomeno, ci si muove nella direzione giusta.

Ma, al di là dei buoni risultati parziali, di cui siamo soddisfatti, occorre guardare avanti.

Poche righe più sopra scrivevamo che il trasloco della biblioteca per essere un successo deve tramutarsi un’opportunità, con una concreta progettazione di un vero servizio bibliotecario civico. Sosteniamo questo perchè sappiamo che al di là dei nostri sforzi, e l’inchiesta ce lo conferma, la situazione è questa: le biblioteche sono un servizio marginale, sia per come sono state gestite finora dagli enti, sia per come sono percepite dalla stragrande maggioranza della cittadinanza.

La sfida, su cui noi siamo nati, è quella di rendere questi luoghi centrali nella vita della comunità, a partire (questa è la condizione necessaria, ma non sufficiente) da maggiori orari di apertura.

Per fare questo, dobbiamo provare ad alzare l’asticella delle ambizioni della nostra associazione. A tale scopo riteniamo che la discussione partecipata e l’iter  in atto ad Avellino per l’approvazione del Piano Strategico  possa rappresentare una concreta opportunità  - e una scommessa – per mettere nero su bianco e concretamente al centro della vita e del futuro della nostra città le nostre istanze.