Consorzio A4 – I sindaci di 8 comuni scrivono a Caldoro e l’assessore Russo
I primi cittadini di 8 comuni (Grottolella, Prata P.U., Cervinara, Capriglia Irpina Torrioni, Petruro Irpino, Rotondi e Roccabascerana) su 16 del Piano di Zona Sociale Ambito A4 non sono per niente intenzionati a cedere la posizione di Capofila al comune di Avellino, e per questo hanno inviato una nota all’attenzione del Governatore della Regione, Stefano Caldoro, e all’assessore alle politiche sociali, Ermanno Russo.
“Si porta a conoscenza - scrivono i primi cittadini – dell’impasse in cui è precipitato attualmente l’Ambito Territoriale Sociale A04,di cui alla DGRC n. 320/2012. Le cause di tale situazione sono imputabili, in particolare, alla nuova Amministrazione del comune di Avellino che ha dimostrato di non voler costruire un sistema di welfare territoriale basato sulla condivisione, il dialogo ed il rispetto di tutti i Comuni in causa, soprattutto di quelli più piccoli, ma pretende di accentrare la gestione delle politiche sociali calpestando la dignità delle altre comunità locali e le professionalità impegnate sul territorio da oltre un decennio”. L’Assemblea dei Sindaci del nuovo Ambito è stata sottoposta a pressioni di ogni genere per far approvare le proposte del comune di Avellino finalizzate esclusivamente ad affidare ad Avellino la gestione delle politiche sociali del nuovo Ambito attraverso, in particolare:
- l’individuazione del comune di Avellino quale capofila dell’Ambito;
- l’individuazione del Sindaco del comune di Avellino quale Presidente dell’Ambito;
- la nomina del Vice-Presidente dell’Ambito in capo al Presidente dell’Ambito;
- l’individuazione del Coordinatore dell’Ufficio di Piano in un Dirigente del Comune di Avellino;
- l’individuazione del personale dell’Ufficio di Pianotra i dipendenti del comune di Avellino;
- l’individuazione della sede dell’Ufficio di Piano nell’ambito del comune di Avellino.
Le ulteriori proposte, fatte all’Assemblea dei Sindaci, e qui siamo all’assurdo, sono state inoltre:
- l’approvazione di uno schema di Convenzione ex art. 30 – D. Lgs. 267/00, per la gestione associata del nuovo Ambito, quando invece la maggioranza dei Consigli comunali, tra i mesi di maggio e luglio 2013, nel rispetto dell’art. 42 del TUEL, si è già pronunciatosulla forma giuridica di gestione associata del nuovo Ambito individuando all’uopo la forma consortile. A tal proposito, si precisa che la maggior parte dei Sindaci non potevano e non possono essere chiamati dal comune di Avellino ad approvare una Convenzione ex art. 30 quando, invece, hanno ricevuto un diverso mandatofinalizzato alla definizione di una forma consortile;
- l’adozione del meccanismo del voto ponderato in seno alla Convenzione de qua, in un primo momento, con un peso del comune di Avellino pari al 49,6% e, successivamente, al 35%: voto ponderato che rende, di fatto, ininfluente il ruolo di tutti gli altri Comuni in seno all’Assemblea dei Sindaci.
“Le proposte di cui innanzi, che hanno mortificato le amministrazioni di tutti gli altri Comuni dell’Ambito, non possono essere condivise sebbene alcuni Comuni dell’ex Ambito A4 sono stati costretti, per ordini di scuderia, ad accettare i diktat della città di Avellino. La nuova Amministrazione del comune di Avellino, quindi, pur di realizzare il suo disegno politico, ha ingessato l’avvio del nuovo Ambito che alla data odierna non è operativo e non riesce ancora a dare risposte ai bisogni emergenti dei cittadini.
I rappresentanti dei Comuni firmatari del presente documento, per i motivi innanzi esposti, chiedono all’Assessore regionale in indirizzo di essere tutelati nei confronti del comportamento del comune di Avellino e di evitare di prendere in considerazione la proposta di programmazione sociale e/o di governance del nuovo Ambito, fatta pervenire eventualmente dal comune di Avellino,che non risulterà formalmente condivisa dagli stessi. In caso contrario,i sottoscritti, si vedranno costretti ad intraprendere ogni azione volta a tutelare i propri interessi e quelli delle comunità che rappresentano”, concludo i primi cittadini.