Sviluppo – Ecco le proposte della Cisl Irpinia-Sannio

mario melchionna pLa Cisl IrpiniaSannio ritiene di dover fare alcune osservazioni in occasione di due importanti appuntamenti in programma nei prossimi giorni : con l’Ass. Regionale alle Attività produttive Martusciello per definire iniziative e intercettare fondi disponibili per fronteggiare la crisi in Irpinia, e con il Sindaco di Avellino Foti per un confronto di idee e proposte sul Piano Strategico del Comune Capoluogo. Di recente , abbiamo assistito ad una serie di proposte/promesse da parti di autorevoli rappresentati istituzionali e rappresentanti Sindacali e Datoriali. L’Ass. alle Attività produttive della Regione Campania Fulvio Martusciello ha svolto una vera e propria campagna di pubblicizzazione sui circa 20milioni di euro assegnati all’Irpinia sul capitolo PAC (Piano Azione e Coesione), da spendere nei prossimi mesi. L’Ass. Martusciello ha cercato di accontentare tutti promettendo un po’ di fondi ad Amministratori locali e rappresentanti politici. In realtà Martusciello sa bene, come lo sanno bene alcune Organizzazioni Sindacali e Datoriali, che i 20milioni vanno spesi secondo gli indirizzi stabiliti dal protocollo sottoscritto tra Regione e Ministero. Ma, nonostante tutto sia già stato definito a monte qualcuno continua a far credere che i fondi si possono spendere secondo le proprie esigenze o i propri interessi. Qualcuno vorrebbe che i fondi andassero al rilancio della Irisbus, qualcun’altro sostiene alle aree industriali di Solofra e Calitri ecc..ecc.. Vale la pena ricordare a chi fa finta di non ricordare che, il 26 gennaio 2013, presso la sede di Confindustria di Avellino, alla presenza dell’allora Vice Presidente della Regione Campania Giuseppe De Mita, gli Ass. regionali Martusciello e Nappi,il Consigliere regionale Foglia,il Commissario della Provincia Coppola, Confindustria, Cisl ,Cgil , Uil e Ugl, fu consegnato ai Rappresentanti della Regione un documento delle Parti Sociali,condiviso e recepito dalla Regione Campania, contenente le linee di indirizzo per la spesa dei circa 20milioni di euro. Le risorse dovranno favorire gli investimenti produttivi delle aziende,le filiere,i distretti o reti d’impresa,al fine di diversificare le relative produzioni e valorizzare,nella direzione dell’innovazione,i segnali di vitalità imprenditoriale e le potenzialità dei territori e dei settori individuati con il confronto con le parti sociali. Ammodernamento, riconversione o realizzazione di impianti industriali nelle aree di intervento,con particolare riferimento agli interventi a carattere innovativo, azioni di qualificazione e riqualificazione del personale ai fini dell’accrescimento delle competenze e della qualità del capitale umano con la conseguente tutela dei livelli occupazionali. Quindi un vero e proprio riconoscimento all’Irpinia per l’attuazione del Patto dello sviluppo e il lavoro. Ricordo ancora a chi dimentica facilmente, che qualche Associazione Datoriale (CNA) e qualche Organizzazione Sindacale (CGIL) che pure aveva sottoscritto il protocollo del 26 gennaio u.s. con la Regione, accusarono i presenti al Tavolo riunitosi in Confindustria il 26 gennaio 2013, di fare campagna elettorale e che i fondi destinati all’Irpinia erano soltanto promesse e niente di concreto. La Cisl, diversamente da chi prima firma e poi contesta, sostenne con forza che i fondi destinati dal PAC alla Regione Campania (circa 150milioni) di cui 20milioni all’Irpinia era un fatto concreto e per questo difese allora e sempre il protocollo sottoscritto. Prendiamo atto a distanza di 8 mesi che anche chi “abbaiava e urlava” alla strumentalizzazione politica, oggi è un forte sostenitore del protocollo e addirittura ha ospitato nelle proprie sedi l’Ass. Martusciello per farsi spiegare come si spendono i fondi. Fin qui nulla di nuovo! E’ la regola di chi sale sul carro del vincitore dimenticando che fino a qualche ora prima stava dall’altra parte, “ai posteri l’ardua sentenza”. La Cisl nel merito della questione e in occasione della riunione che si terrà in Confindustria il prossimo 5 settembre 2013 con l’Ass. Martusciello,ribadisce quali sono le priorità per l’Irpinia e che non si può non far riferimento al Documento prodotto dal Tavolo di Governo costituito da Confindustria,Cisl,Cgil e Uil.

Proposte per l’Area Industriale di Pianodardine:

  1. creare una struttura a supporto dell’area industriale in termini di CDU (Centro di Distribuzione Urbano) e di razionalizzazione logistica delle merci e semilavorati per le aziende presenti nell’area di Pianodardine e per il settore del Commercio e della GDO anche in considerazione del possibile recupero dell’adiacente Stazione Ferroviaria in termini di trasporto/smistamento merci;

  2. Potenziamento nella gestione dei servizi con la realizzazione di sistemi idonei a garantire maggiore sicurezza degli stabilimenti,presidi medici e ambulatoriali,mense interaziendali,asili nido e servizi sociali;

  3. Necessità dell’ammodernamento della linea MT (media tensione) dell’area di Pianodardine, ormai insufficiente per quantità e qualità degli insediamenti presenti.

Infrastrutture materiali ed immateriali

  1. Infrastrutture materiali:

  • il miglioramento del sistema del trasporto merci favorendo lì accessibilità delle aree industriali della provincia di Avellino ai nodi di smistamento non trascurando i Distretti e le Aree Industriali dell’Alta Irpinia,della Valle Ufita, della Solofrana e della Caudina;

  • Potenziamento della direttrice Sele Ofantina su strada ferrata per migliorare l’accessibilità delle aree industriali dell’Alta Irpinia;collegamento funzionali alla stazione logistica (CUD) in ottica integrata (strada,ferro) con il porto di Salerno e il polo logistico di Nola-Marcianise;

  • Realizzazione della linea Alta Capacità Napoli-Bari e la Stazione Logistica in Valle Ufita;

  • Completare il raccordo stradale di Pianodardine tra l’area industriale e i poli produttivi della Valle Caudina;

  • Completamento dell’asse viario Contursi-Grottaminarda (resta da completare il tratto da S.Angelo dei Lombardi fino a Grottaminarda),più volte annunciato e non ancora realizzato;

  • Valorizzare la bretella di collegamento Avellino-Salerno con caratteristiche autostradali:

  1. Infrastrutture Immateriali

  • Dotazione di servizi avanzati a beneficio delle unità produttive,aree industriali,strutture sanitarie e Comuni (Banda Larga e Ultralarga);

  • Incentivazione all’insediamento nell’area del territorio della provincia di Avellino di nuove imprese competitive grazie a sistemi sperimentali di “Zone a Burocrazia Zero”;

  • Creazione di un Centro di Alta Formazione a sostegno delle realtà produttive locali in grado di offrire non solo alti profili professionali ma anche un centro di ricerca applicata per le attività produttive.

Per quanto riguarda il Piano Strategico del Comune di Avellino, la Cisl IrpiniaSannio ha già espresso un giudizio positivo rispetto alle modalità e ai contenuti emersi dalla riunione che si è svolta il 2 agosto u.s. presso il Comune di Avellino, tra le Organizzazioni Sindacali e il Sindaco Paolo Foti e alla presenza del neo Assessore al Piano Strategico Paolo Ricci. Il nuovo metodo utilizzato dall’ Amministrazione di Palazzo di Città garantisce il confronto e la concertazione e soprattutto il coinvolgimento delle Parti Sociali. Il Nuovo Piano Strategico per la Città di Avellino passerà attraverso una fase di confronto e di ascolto delle diverse Associazioni, delle Organizzazioni Sindacali e in primis dei cittadini. Entro il 31 Dicembre 2013 l’Amministrazione comunale riqualificherà il personale e svilupperà le migliori condizioni possibili per attuare e misurare le proprie scelte definite nelle linee programmatiche e negli atti di indirizzo politico-amministrativo e si concluderà entro il 31 Maggio 2014. Il nuovo Piano Strategico non sarà basato unicamente sulle Opere pubbliche e sul Piano Urbanistico, ma l’obiettivo finale sarà quello di dotare la comunità avellinese di un fondamentale strumento che rappresenta allo stesso tempo il progresso culturale, civile, economico, politico e sociale, coinvolgendo i Comuni limitrofi, fino ad includere un Area vasta. La Cisl in quell’occasione ha ribadito la necessità di realizzare in tempi brevi delle Opere pubbliche già avviate nel Comune capoluogo, in particolare il completamento del Centro per l’Autismo. La Cisl si riserva di esprimere un giudizio definitivo al termine della fase di ascolto aperta sul territorio dalla Giunta Foti e dopo aver avuto certezza che l’Amministrazione fa proprie le proposte avanzate dalla Cisl.

Tutte queste vicende aperte sul nostro territorio potranno essere risolte soltanto se si riuscirà a guardare oltre le appartenenze. Ci sono vertenze da troppo tempo aperte e che non trovano la giusta conclusione, mi riferisco alla Irisbus, ai Forestali, ai Piani di Zona, alla Sanità, all’Ex Isochimica , alla FMA, ai precari dell’ASL e del Comune di Avellino, alla soppressione dei Tribunali e degli Uffici Postali, al ridimensionamento scolastico, e alle tante vertenze aperte nel settore industria, commercio e servizi e nel pubblico.

La Cisl ritiene sia giunto il momento di unire le forze e lottare tutti insieme per dare risposte concrete ai cittadini Irpini. In questi giorni abbiamo letto sulla Stampa locale di alcune iniziative da mettere in campo da parte dei Sindaci dell’Alta Irpinia, della Valle Ufita, della Valle Caudina, del Montorese-Solofrana ecc.. nel merito tutte rivendicazioni condivise dalla Cisl ma non nel metodo . Tutta la provincia di Avellino è da considerarsi area di crisi. Dobbiamo saper mettere da parte i campanilismi e le rivendicazioni del singolo rispetto a quelle della collettività. Tutti i Sindaci della provincia di Avellino devono lavorare insieme alle Parti Sociali,ai Politici e ai Rappresentanti Istituzionali per avanzare proposte risolutive rispetto alle tante problematiche del nostro territorio. Non è il sindaco di Avellino o il Sindaco del più piccolo Comune (solo per n. di abitanti) dell’Irpinia che dovrà stabilire la linea da seguire. Occorrono proposte e soluzioni condivise da tutti. Il Patto per lo sviluppo e il Lavoro in Irpinia è l’esempio pratico di come si possono mettere in campo azioni condivise e raggiungere i risultati sperati. Non serve inventarsi nuovi luoghi di confronto per elaborare le strategie per l’Irpinia, esistono già i Tavoli Istituzionali come il Tavolo per lo Sviluppo presso l’Amministrazione Provinciale, composto dalle Parti Sociali e Istituzionali, e il Tavolo di Governo presso la Confindustria costituito da Cisl,Cgil,Uil e Confindustria. Credo sia cosa buona e giusta, anziché proclamare manifestazioni e proteste separate, unire le proposte e le rivendicazioni e far confluire il tutto nei Tavoli Istituzionali di confronto esistenti, al fine di poter affrontare insieme le questioni, a partire dalla vicenda più eclatante che riguarda il futuro dell’azienda più importante dell’Irpinia la ‘Irisbus’ e tutte le altre vicende aperte sul nostro territorio. La Cisl è pronta a dare come sempre un forte contributo e a mettere in campo tutte le iniziative utili a risolvere le problematiche dei cittadini Irpini. Crediamo fortemente che occorre agire in un clima di unità sindacale, di sinergia con le Associazioni datoriali e i Rappresentanti Istituzionali e Politici del nostro territorio. La Cisl ritiene fondamentale agire in sinergia per scongiurare ulteriori scempi a danno dei cittadini Irpini.