Pdz A4 – L’ira di Melchionna: “Non ci faremo utilizzare per altri fini”

melchionna pdzAvellino –  A margine dell’incontro-confronto tra associazioni, onlus e sigle sindacali sulla questione del Pdz A4, il segretario della Cisl Irpinia-Sannio, Mario Melchionna, spiega la sua decisione di abbandonare l’aula consiliare di Palazzo di Città subito dopo il suo intervento: “Ci vuole rispetto nei confronti delle organizzazioni  sindacali a partire dal comune di Avellino. Non si può convocare una riunione invitando tantissime organizzazioni ed associazioni al tavolo e poi non ci sono i rappresentanti istituzionali del comune di Avellino che  discutono sulle questioni, e ci viene riferito si tratta di una riunione informale.

Ho avuto già modo di dire e lo ribadisco: non si possono fare riunioni separate prima  al comune di Avellino poi a quello di Altavilla e poi da qualche altra parte. La questione dei piani di zona A4 è una questione che va risolta politicamente.  I sindaci si devono mettere d’accordo per trovare un’unica posizione, convocare le associazioni, discutere di programmazione, di progetto ma per offrire i servizi di qualità alla gente e per garantire livelli occupazionali. Di questo la Cisl vuole parlare, se invece si tratta di cose per prendere tempo o perdere tempo allora per quanto ci riguarda, con tutto il rispetto per chi convoca, noi non siamo disponibili a farci utilizzare per altri fini”.

“Se non si hanno le carte in regola entro il 15 settembre, si arriverà al commissariamento. Vorrei essere cattivo nel pensare che i sindaci stanno lavorando proprio su questo – denuncia il segretario Melchionna - Non riesco a capire perché non trovino un accordo. C’è una legge così chiara, ci sono delle indicazioni chiarissime di come bisogna muoversi. Non è che noi ci possiamo sempre in qualche modo legare agli umori dei sindaci, del singolo sindaco o del gruppo dei sindaci. Insomma le cose vanno fatte per bene nel rispetto delle leggi. In questa provincia purtroppo i problemi sono sempre politici. Qualsiasi tipo di problema non si risolve perché non si mettono d’accordo i partiti politici. È una storia vecchia che viviamo da anni – conclude – Prevale sempre l’interesse del singolo, l’interesse del potere politico e non prevalgono mai gli interessi dei cittadini”.