PD – Bassolino: “Serve un PD rinnovato che guardi avanti con senso di responsabilità”
Avellino - Avellino saluta il ritorno della Festa de L’Unità.
Una festa che ha deciso di non escludere nessuno dai più piccoli ai più grandi, proponendo, dunque, non solo tavoli di lavoro e di riflessione politica ma ha deciso di dedicarsi anche ai più piccoli offrendo loro l’opportunità di mettere in campo le loro potenzialità, potenzialità che solo se vengono stimolate correttamente possono portare a grandi risultati.
Dopo l’incontro di ieri con il grande maestro, Giovanni Spiniello, nel primo pomeriggio di oggi, 31 agosto, i più piccoli insieme ai “Puppets” hanno potuto creare, attraverso l’utilizzo di materiali atti al riciclo, delle bambole per poi lasciare spazio alla tavola rotonda Bassolino, Orfini, Todisco, sul tema “Moriremo democristiani”, che ha sancito la chiusura del ciclo di incontri sulla riscoperta dell’appartenenza.
Un’appartenenza che è possibile riscoprire solo ed esclusivamente se si parte da una riscoperta non proiettata al passato ma che guardi al passato per orientarsi nel futuro. E questo è stato il filo conduttore di questa due giorni.
Con il momento di riflessione filosofico-politico di ieri, dove è stato presentato il libro di Luigi Anzalone “Lungo il fiume senz’acqua” , si sono volute – come è stato sostenuto più volte nel corso della festa – porre le basi per la costruzione di una cornice da poter riempire di contenuti durante gli incontri di dibattito politico di quest’oggi.
Contenuti importanti per ricostruire insieme il futuro di un Paese ormai allo sfascio totale. Dalla necessità di dialogo e non solo avanzata dall’ex ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca di stamattina alla necessità di guardare avanti decidendo da che parte stare, espressa dagli addetti ai lavori che questa sera hanno preso parte alla manifestazione.
“Noi abbiamo ben chiaro il percorso del PD –dichiara Giovanni Bove, moderatore del dibattito – Un Pd di sinistra, che scelga finalmente da che parte stare e quali idee rappresentare”.
Attesissimo l’intervento di Antonio Bassolino che spiega in poche battute l’importanza che il congresso ha per il futuro del PD “Durante il congresso dobbiamo essere bravi a non perdere le cose migliori e lasciare gli errori – spiega l’ex presidente della Regione Campania - E’ evidente che ci troviamo di fronte ad un passaggio simbolico. Se venti anni fa c’era una speranza e si intravedeva una nuova classe dirigente con punti di riferimento, oggi non si intravede altro che un senso di smarrimento. E questo è il grande tema che il PD deve affrontare se vogliamo, essere all’altezza dei tempi e vincere senza gelosie interne, e se vogliamo dare al Paese una prospettiva che ci liberi finalmente dal complesso di quelli che non possono farcela ad avere un risultato netto: “Siamo in grado di dare un punto di riferimento e creare speranza?”. Mi auguro che tra sinistra e destra ci sia confronto: un sano confronto a chi più sa fare, a chi più sa andare avanti e non a chi distrugge. Questo è il passo di civiltà politica che si deve fare”.
Al tavolo presente anche Matteo Orfini, a lui affidate le ultime battute della tavola rotonda. Il deputato PD, ha sottolineato nuovamente l’importanza del congresso “Un congresso in cui si possa lavorare per creare unità. In cui si possano ricostruire le controversie e rinforzare il PD”.
Nel corso della manifestazione sono stati attaccati gli ultimi pezzi di stoffa che hanno ridato colore al simbolo bianco e nero del PD. Un gesto che ha voluto testimoniare nuovamente come sia possibile dare nuova vita al PD. Nonostante le tonalità di colore possano essere diverse, l’importante è portare avanti un modo di agire unico.
Ed è proprio questo l’augurio che il Circolo Foa ha voluto rivolgere, soprattutto in vista del congresso che non dovrà soltanto essere l’occasione per parlare di chi salirà al potere ma dovrà essere l’occasione per discutere su cosa fare e quali progetti perseguire per il futuro del Paese.