A Calitri lo ‘Sponz fest’ di Capossela

VINICIO CAPOSSELA IN CONCERTO A  RAVELLOSponz, voce del verbo sponsare”. Così Vinicio Capossela spiega la prima edizione del Calitri Sponz Fest che da oggi fino a venerdì riempirà di note e spettacoli uno dei centri storici più interessanti d’Italia.

Capossela, i cui genitori emigrarono da Calitri per la Germania negli anni Cinquanta, è l’anima delle manifestazioni che, a partire dal “Mondo dello sposalizio”, mettono insieme musica, tradizioni, poesia e cinema. Sponzare, dunque, cioè inzupparsi di felicità, espressione dialettale che viene da spugna, presa a prestito anche dalla tecnica per mettere in ammollo il baccalà, l’unico pesce, rigido e salato, che un tempo raggiungeva i paesi dell’interno: per poter essere commestibile, doveva “sponzare” almeno tre giorni, gli stessi, non a caso, nei quali è stato articolato il ricco cartellone di eventi.

Capossela, con la sua Banda della Posta, composta da calitrani che sono stati la colonna sonora dei matrimoni che negli anni Cinquanta e Sessanta si festeggiavano nella Casa dell’Eca (l’Ente comunale di assistenza per i meno abbienti, ndr) darà spettacolo nella serata di venerdì. Oggi è stata inaugurata una mostra di foto e filmati d’archivio che documentano i momenti più intensi dello sposalizio calitrano: il corteo che accompagna la sposa in chiesa, il rito del consenso, il pranzo di nozze, il primo ballo e il taglio della torta. Nei giorni seguenti, lo Sponz Fest celebrerà “le nozze d’oro di eroiche coppie di resistenza amorosa” che rinnoveranno il primo ballo davanti all’ufficio postale di Calitri, accompagnati dalla Banda della Posta. Tutti gli spettacoli sono gratuiti.