Calitri – Gallicchio promuove l’antica arte del lucignolo in una mostra di Vito Zabatta

Vito_Zabatta_di_CalitriCalitri –  «La nostra terra racchiude nei preziosi scrigni dei luoghi a volte poco conosciuti, l’arte di bravissimi artigiani depositari di antiche tecniche ormai quasi del tutto scomparse».

Pasquale Gallicchio consigliere comunale di Bisaccia ama scoprire l’Irpinia, le sue tradizioni. Lo fa con viaggi mirati ma anche con incontri casuali. Uno di questi è avvenuto a Calitri qualche giorno fa.

«Calitri e la ceramica sono due bellezze inseparabili. Così, in un pomeriggio di afa durante un giro a Calitri mi ha colpito una serie di locandine poste all’ingresso della sala Ex Eca, al centro del paese altipino. “Vito Zabatta, l’Arte del Lucignolo”, esposizione dal 28 luglio a 4 agosto dalle 11.00 alle 13 e dalle 19.00 alle 23.00. Sabato 3 agosto dimostrazione della tecnica del Lucignolo. La mostra è patrocinata dal Comune di Calitri, dalla Pro Loco di Calitri sempre molto attiva e attenta agli appuntamenti di qualità, e dal Centro Studi Ceramica. Scopro con piacere che si tratta del padre di Carmine un amico calitrano.

Vito ha gli occhi curiosi e ti cattura con il piacere del racconto della tecnica che tramanda con passione, sacrifici e che prendono forma negli oggetti in esposizione. Mi spiega che la tecnica del “Lucignolo” o del “Colombino” risale all’età neolitica. E’ il modo più antico che l’uomo abbia utilizzato per costruirsi un contenitore, un vaso o un’anfora quando ancora non era stata scoperta la ruota e quindi il tornio. I primi reperti realizzati con questa tecnica sono stati rinvenuti nella città di Uruk tra l’Afghanistan e l’Iran risalenti a 4mila anni a.C.. Mentre parla, gesticola e disegna nell’aria forme, figure.

Mi mostra le opere ultimate. Sono straordinarie. Sono la testimonianza di questa tradizione. Vito ci tiene a dirlo che questa tecnica ha bisogno di tanta precisione e pazienza. Mi spiega come si svolge il lavoro che consiste nell’attaccare un anello di argilla sull’altro facendo pressione col pollice contro l’indice. E’ come coniugare il passato in una prospettiva futura. E da anni che mi ostino a sostenere che queste rarità, queste eccellenze possono portare valore aggiunto al rilancio delle nostre zone. Ma come prima cosa abbiamo il dovere di tutelare questo tipo di artigianato che nel tempo rischia di scomparire.

Non lasciamo soli i nostri artigiani anche perché loro, nonostante tutto, continuano a resistere. Proprio come Vito che in maniera instancabile esegue i suoi lavori con la tecnica del “lucignolo”».