Lioni – Della Pia (Prc): “Vogliamo che il Rouge continui a vivere. Eccessivo lo sgombero disposto da Salzarulo”

rouge lioniIl 30 giugno 2013 scade il termine ultimo stabilito dall’amministrazione comunale entro il quale l’Associazione RibellArci dovrà lasciare lo spazio pubblico in cui, con la denominazione Rouge Spazi Sociali Autogestiti, ha organizzato un gran numero di eventi socio – culturali gratuiti e aperti alla comunità lionese e irpina; lo sgombero è giustificato dal fatto che gli usufruitori dei locali non hanno provveduto a versare le dovute quote fisse relative all’erogazione dei servizi.

Ma il Segretario del Partito provinciale di Rifondazione Comunista, Tony Della Pia, dissente categoricamente da questa decisione e ne spiega le ragioni: “Il Sindaco di Lioni il dott. Rodolfo Salzarulo, sollecitato da più parti ha impostato la sua spiegazione attribuendo il precipitare della situazione alle scellerate politiche di tagli imposte dall’Europa, governata dalle tecnocrazie economiche e finanziarie e, votate anche dal P.D. forza politica al quale è iscritto, affermando, tra l’altro, che sotto i colpi della politica imposta dalle banche si piegheranno anche le schiene di tanti concittadini lionesi. Chiaramente da politico navigato qual’è, con trascorsi anche in organizzazioni che rifiutavano la logica mercantile nella gestione della cosa pubblica  imposta alle fasce deboli, con la sua requisitoria scientificamente elaborata, ha gettato le basi per godere, nei prossimi giorni, del giusto consenso sociale che risulterà utile all’atto dello sgombero; infatti, con una sottile vena incriminatoria cuce sulla pelle degli attivisti del Circolo, l’abito dei “cattivi ragazzi” che con il loro operato, addirittura, hanno contribuito a peggiorare le condizioni di vita di chi già sta male, vomitandogli addosso addirittura il fatto che l’associazione in seguito ad un progetto,  abbia ottenuto un finanziamento Regionale che riteniamo, essendo legale e non oggetto di cliente, era eslusivamente finalizzato allo svolgimento di diverse iniziative compatibili con la funzione sociale dell’organizzazione. Ebbene, noi interveniamo, nel pieno rispetto dell’autonomia politica e sociale del Rouge che, come più volte abbiamo sottolineato, nella nostra Provincia tanto vilipesa e feudalizzata ha incarnato un vivo ed interessante esperimento di autorganizzazione sociale dal basso, la sua funzione sociale è un’argine contro la frustrazione, il vuoto sociale, la criminalità organizzata, la gestione burocratica e ragioneristica degli enti locali, forse molti di quei ragazzi continuano a vivere in Irpinia grazie al Rouge. C’è stato un errore? si ! L’errore è legato al pagamento delle utenze, quindi la pecca è amministrativa ed economica, quindi materiale e, come tutte le questioni simili hanno una possibilità di risoluzione. I locali del Rouge non sono inseriti nell’elenco delle strutture in liquidazione, quindi lo sgombero determinerebbe che  un luogo reso vivo e partecipato diventi un immobile senza anima, una scatola vuota, come la testa di troppi che preferiscono il deserto alla partecipazione. Per queste ragioni vogliamo che il Rouge viva”.