Fondi europei – Caldoro: “Rischiamo di perdere tra i 700 e gli 800 milioni di euro”

NTcwMzg5NDUz_o_napoli---caldoro-incontra-il-direttore-caruso-al-forum-La Campania rischia di perdere tra i 700 e gli 800 milioni di euro di fondi europei per errori della vecchia programmazione 2000-2006, soldi che la Regione, come da prassi, anticipa e che non verrebbero rimborsati dall’Europa. A lanciare l’allarme è il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, che dice: “Un taglio mai visto nella storia delle sanzioni europee”. In seguito a controlli a campionamento, la Commissione europea ha dato un giudizio “molto negativo” sulla vecchia programmazione 2000-2006. A finire nel mirino sono stati numerosi progetti che – in base a una comunicazione della Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea – non hanno dato i risultati che invece erano attesi. E’ il caso, per esempio, dell’Auditorium di Ravello (Salerno) o del Columbus Day del 2006 o di progetti non conclusi o non operativi al momento dei controlli, indicati nella vecchia programmazione. Ancora si ravvisano assenza di controllo di primo livello sullo stato di attuazione e presunte irregolarità negli appalti. “Hai sbagliato ieri e ti puniscono oggi”, sottolinea Caldoro, il quale spiega di ritenere “in parte ingiusto” il giudizio, nonostante si riferisca a una programmazione messa in campo dalla precedente legislatura, perché “per il modo in cui si effettuano i campionamenti, questa azione non è assolutamente realistica. Se ci tolgono tutti questi fondi, uniti agli altri blocchi che abbiamo subito – aggiunge Caldoro – si ferma tutto il nuovo programma”. In più, è la precisazione di Caldoro, a perdere fondi non é solo la Campania, ma “l’Italia in quanto sistema paese che é contributore netto dell’Unione europea”. Col Governo nazionale, fa sapere il presidente della Giunta regionale, “siamo già a lavoro per verificare e discutere con la Commissione europea e difenderci”. “Un simile taglio – conclude – ha effetti violentissimi sulla programmazione attuale”.