Nel week-end raffiche di denunce in irpinia per alcool e furti

carabinieri_movidaNel corso del week-end appena trascorso, visto che freddo e maltempo hanno impedito ogni tipo di movida nel centro del capoluogo, i carabinieri del Comando Provinciale di Avellino hanno diversificato il  monitoraggio del territorio con numerosi posti di controllo lungo le principali arterie stradali, con particolare attenzione ai veicoli e alle persone sospette. È così che, nei due giorni scorsi e nonostante le risorse umane impegnate nei seggi elettorali, i militari della Benemerita sono riusciti a sventare numerosi furti in abitazione, prima ancora che questi potessero essere commessi. Ma le denunce hanno riguardato poi anche alcool, guida senza patente e violazioni delle prescrizioni dell’autorità.

LE DENUNCE

Il primo ad esser stato denunciato per alcool è stato un 50enne di Montefusco, ritenuto responsabile del reato di guida in stato di ebrezza alcolica, essendo stato controllato alla guida della propria autovettura con un tasso alcolemico quasi 4 volte superiore al limite massimo consentito: gli esami clinici condotti al Moscati di Avellino hanno rilevato una quantità di alcol nel sangue pari ad 1,9 g/l a fronte di un limite massimo di 0,5.

A San Martino Valle Caudina, invece, un noto pregiudicato del posto è stato deferito a piede libero per la violazione delle prescrizioni derivanti dalla misura di sicurezza della Sorveglianza speciale di PS con obbligo di dimora cui risulta sottoposto, in quanto trovato in compagnia di persone che aveva l’assoluto divieto di frequentare.

Ad Atripalda, i carabinieri della locale Stazione hanno denunciato un uomo di Manocalzati di mezza età, ritenuto responsabile del reato di guida senza patente, revocatagli già da tempo dalla Prefettura di Caserta.

A Serino, i carabinieri di quella Stazione hanno denunciato un noto pregiudicato di San Michele di Serino, affidato in prova ai servizi sociali, giacché sorpreso ad oziare in un bar, oltre le 22:00 (orario in cui aveva l’obbligo di rincasare) e in compagnia di un tossicodipendente del luogo (che aveva il divieto di frequentare).

Sempre a Serino, e per gli stessi reati, sono stati denunciati anche un pregiudicato 40enne di Santa Lucia di Serino, in libertà vigilata, e un pregiudicato pressoché coetaneo originario di Napoli, affidato in prova ai servizi sociali.

Infine, ad Avellino, a finire nei guai con la legge è stato un 30enne del posto, denunciato per il reato di guida senza patente; abilitazione peraltro mai conseguita.

Poi, riguardo alla prevenzione dei reati predatori e, in particolare, dei furti in abitazione, sono stati denunciati due uomini di nazionalità romena – poco più che trentenni ed entrambi provenienti dal casertano, con numerosi precedenti per furto e tantissimi “alias” (i falsi nomi dati ai vari controlli di polizia) – per aver esercitato l’attività di raccolta e trasporto di materiali ferrosi e rifiuti speciali senza la prescritta autorizzazione ma, soprattutto, perché trovati in possesso di chiavi alterate e grimaldelli atti allo scasso (vari cacciaviti e piede di porco), nonché di armi improprie (due coltelli) che avevano opportunamente occultato nell’abitacolo del veicolo sul quale viaggiavano. Il veicolo è stato sequestrato unitamente ai 50 kg di materiali ferrosi trasportati, ad alcune collanine in oro e a 530 € di dubbia provenienza.

E ancora, due donne originarie dell’ex Yugoslavia, di 25 e 20 anni, entrambe residenti nel casertano e già pregiudicate per furto, sono state denunciate per possesso ingiustificato di chiavi alterati e grimaldelli e per porto di oggetti atti ad offendere, giacché sorprese a diporto tra le abitazioni e i negozi di Atripalda in possesso occulto di forbici e cacciaviti. Poi, due uomini napoletani di 45 e 30 anni, già pregiudicati per furto, sono stati denunciati  a piede libero, per detenzione e porto di arnesi atti allo scasso.

Infine, due ragazze romane, di 25 e 20 anni ma già pregiudicate per furto, sono state proposte per l’emissione del foglio di via obbligatorio dal comune di Atripalda, in quanto sorprese mentre s’aggiravano con fare sospetto tra negozi e gioiellerie di Atripalda, senza alcun giustificato motivo.