Avellino Calcio – Rastelli: “La supercoppa è la ciliegina sulla torta”

supercoppa avellinoGià, non sempre si può essere perfetti…il fatto è che nella meravigliosa stagione di mister Rastelli questi concetti ( almeno al momento ) non esistono. Una promozione per via diretta che non arrivava dal lontano 2003 e il primo trofeo della storia Avellino, la Supercoppa Italiana vinta in Sicilia proprio contro il Trapani di Boscaglia ove due anni fa l’Avellino pagò dazio, hanno oramai consacrato l’allenatore di Torre del Greco come uomo-simbolo del miracolo biancoverde.
” La supercoppa? la ciliegina sulla torta-commenta Rastelli-non potevamo chiedere di più a questa stagione. Adesso però riposiamoci, per il prossimo campionato c’è tempo. “
Non si poteva concludere in maniera più bella e soddisfacente, per le strade del capoluogo irpino è tornato l’entusiasmo di un tempo, l’incubo della D ormai è un vago ricordo.
L’Avellino come la fenice è risorta dalle ceneri del fallimento, ha affrontato ardue imprese tra campionato dilettantistico e Lega Pro ma alla fine è riuscita a spiccare il volo, è ritornata li dove tutti l’aspettano, in serie B.
Onore alla squadra e in particolare a chi ha speso tanto per far si che tutto ciò possa essersi realizzato. In primis un ringraziamento va al patron Taccone che ha mantenuto ogni singola promessa, successivamente un plauso va alle intuizioni del diesse Enzo De Vito, autore di una campagna acquisti eccellente e dulcis in fundo ( ma non perchè meno importante ) va attribuito un enorme riconoscimento al condottiero Rastelli, il quale ha il merito di aver plasmato un gruppo formato di giovani e veterani, trasformandolo in una compagine tosta e quadrata facendo ritornare la luce ed il sorriso sul calcio avellinese che dopo il fallimento dell’era Pugliese stava per concludersi in malo modo dopo 97 anni di stimata e rispettata gloria sportiva.
La stagione successiva vedrà l’Avellino affrontare una categoria complicata ed insidiosa perciò bisogna essere vigili, ma non oggi, oggi è un giorno di festa che rimarrà stampato nella mente di chi ha giocato e di chi ha seguito il lupo fino in Sicilia per sempre. I fans più sfegatati si tatueranno la data, alcuni al sol pensare all’emozione del momento scoppieranno in lacrime ma una cosa è certa…nessuno ad Avellino dimenticherà ciò che è accaduto il 23 Maggio 2013, e come la colonna portante di tutta questa splendida stagione non si poteva concludere non dicendo: ” CHE BELLO E’… “.