Cultura, Sbrescia: “Puntare sul Polo Museale cittadino, sull’Eliseo e Cittadella della musica”.

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Il rilancio della cultura è centrale per restituire ad Avellino una degna collocazione nel panorama regionale e nazionale ma anche per creare occasioni di sviluppo e prospettive per i giovani. Partendo da questo concetto, il candidato della lista Abellinum Vincenzo Sbrescia lancia la proposta di creare il Polo Museale cittadino mettendo in rete strutture già esistenti.

“Occorrono interventi concertati anche con la Provincia – dice Sbrescia – per costituire il Polo museale cittadino integrato formato da: Museo irpino, Carcere borbonico, Casina del Principe, Chiesa del Carmine, Teatro Gesualdo, Villa Amendola con l’orto botanico di Villa Amendola. Da definire in tempi rapidi un programma di destinazioni d’uso delle suddette strutture comunali con la predisposizione di bandi per il coinvolgimento di investitori privati. Ciò al fine di creare sinergie tra cultura ed intrattenimento e sostenere, per tale via, i costi di gestione delle suddette strutture e del personale che andrà scelto preferibilmente tra i tanti giovani della nostra città che hanno titoli di studio specificamente indirizzati ai beni culturali ed al management della cultura. Urgente ed indifferibile la soluzione allo stallo che da tempo affligge l’ex Gil, restaurata e vandalizzata continuamente fino allo scandaloso incendio del gennaio 2013; una gestione affidata alle Associazioni culturali cittadine che si occupano di cinema ma non solo dovrebbe essere improntata alla creazione di un indotto economico in grado di sopperire alle esigenze di gestione economica delle attività ivi organizzate e, sperabilmente, creare anche occupazione per i giovani oltre a corsi di formazione e professionalizzazione legati alla cultura ed al cinema. Per i giovani immagino anche una Cittadella della Musica che ruoti intorno al Conservatorio, al Teatro ed al Parco Santo Spirito (c’è un anfiteatro quasi mai utilizzato) come luoghi naturalmente deputati alla fruizione della musica, un palcoscenico per i musicisti locali e per incontri di studio con musicisti nazionali ed internazionali di tutti i generi musicali”.

Avellino e l’Irpinia, secondo Sbrescia, possono e devono entrare nei flussi turistici che in Campania privilegiano le zone costiere e gli altri capoluoghi; ciò può avvenire con il coordinamento delle attività già svolte in maniera meritoria da soggetti privati, associazioni e pro-loco  che operano sul territorio e con accordi sottoscritti con i tour operator finalizzati a sfruttare al meglio la posizione strategica di Avellino rispetto alle altre province campane ma anche la sua maggiore tranquillità ed economicità di sistemazione turistica.