Domani Foti in Villa comunale: “Città dolente che chiede futuro”

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“L’obbiettivo dell’incontro di domani, con i cittadini e con i candidati delle quattro liste che sostengono la mia candidatura a sindaco, è quello di fare il punto della campagna elettorale a metà circa del suo percorso.

Fin qui non ci siamo limitati ad incontrare le diverse realtà avellinesi per esporre il nostro programma, ma ne abbiamo soprattutto ascoltato le richieste, le esigenze, i suggerimenti e le proposte. Ne emerge il quadro di una città dolente, che già era nella nostra percezione, e che chiede una speranza di futuro. I tagli alla spesa pubblica, la crisi dell’edilizia, l’impoverimento di un tessuto industriale che pure rappresentava una realtà importante per la nostra città, la dismissione di attività commerciali, la fuga dei giovani sono i segnali evidenti di una progressiva desertificazione del nostro territorio.

Ma nel corso del mio tour elettorale ho avuto modo anche di incontrare una città che lotta, che si impegna, che non vuole morire. Ho conosciuto realtà di assoluta eccellenza, giovani di grandi capacità che ad Avellino sono legati profondamente, esperienze di solidarietà, di volontariato, di associazionismo. Una maggioranza meno visibile forse, rispetto alla minoranza che ancora si nutre di promesse mai mantenute e di quotidiana pratica clientelare. E’ da questa città dalla schiena dritta e dallo sguardo volto al futuro che intendo ripartire, per dare speranza ai nostri giovani e a tutti gli avellinesi l’orgoglio di vivere in una comunità solidale, civile, libera.

In questi dieci giorni di campagna elettorale che ancora ci attendono dobbiamo moltiplicare i nostri sforzi, per far vincere le nostre idee e la nostra visione della città, ma soprattutto per coinvolgere i cittadini di Avellino in una prospettiva di rilancio che non si basi sulle solite promesse, ma sul saldo convincimento che la nostra comunità può risollevarsi se tutti lavoriamo nella stessa direzione.

Capisco il naturale impulso di ogni candidato di raccogliere consensi sulla propria persona. Ma ora è il momento di fare squadra, fra di noi, innanzitutto, e con i cittadini. Dobbiamo convincere gli avellinesi a superare le separazioni fra i quartieri, le divisioni generazionali, le distinzioni sociali, per riscoprire il senso profondo dell’essere comunità, per muoverci nella stessa direzione, per realizzare gli stessi obbiettivi. Solo così sogni e diritti saranno di nuovo nostri”.