WELFARE – La grana del Consorzio A4. Sindaci all’attacco di Guercio

f2 - Incontro in prefetturaWelfare: quante rogne. E quanta carta bollata. La questione vera è che i sindaci dei Comuni soci del Consorzio pubblico di servizi sociali A4 attendono ancora risposte, o meglio restano in attesa di ricevere udienza dal commissario prefettizio di Avellino Cinzia Guercio in merito ad una problematica che coinvolge gli operatori del sociale e soprattutto i cittadini fruitori di servizi essenziali. Anche se è pur vero che le risposte le ha date ma sembrano non abbiano convinto i 15 sindaci e gli operatori che sono sul piede di guerra.  Certo non è colpa di nessuno se non di una maledetta spending review che ha tagliato tutto anche lì dove proprio non si doveva sforbiciare. Anche se i sindaci, e non solo, fanno notare che -  nonostante le problematiche del momento -  i fondi sono stati stanziati, seppur con un budget più limitato (tanto per fornire un esempio: progetto innovativo e sperimentale di assistenza domiciliare ‘Home Care Premium 2013/2014’ finanziato al Consorzio A4 dall’Inps ex gestione Inpdap per un importo di circa 600mila euro. Con tale  progetto potranno ricevere prestazioni socio assistenziali dipendenti e pensionati pubblici, i loro coniugi conviventi e i loro familiari di primo grado, non auto sufficienti, residenti in uno dei 15 Comuni consorziati. Diversamente non potrà accadere – almeno pare – per i residenti del Comune di Avellino perché l’Ente non avrebbe presentato il progetto; e ancora il riparto finanziario 2013/2014 del Piano di azione coesione ha assegnato al nuovo Ambito A04 ben 1.300.000 euro”. Ma un ‘ma’ c’è: il 30 giugno l’Ambito A4 cesserà di vivere a meno che non si porrà rimedio attraverso confronti e proposte risolutive che vedano interlocutore anche Palazzo di Città. La questione è: perché cassare l’Ambito A4 che ha dimostrato di essere “virtuoso”? (vedi servizio in altra pagina). La mannaia c’è e bisogna affrontarla. Lo sanno bene i primi cittadini – 15 – che fanno parte dell’Ambito Territoriale Sociale A4 che hanno chiesto il 28 marzo scorso un incontro con il primo inquilino di Palazzo di Città per discutere di: approvazione regolamento di funzionamento del coordinamento istituzionale; nomina del presidente e del vice presidente del coordinamento istituzionale; approvazione regolamento del gruppo tecnico di piano; individuazione della forma giuridica per la gestione associata del nuovo Ambito A04. Il tutto a firma dei sindaci di Cervinara (Filuccio Tangredi); di Roccabascerana (Saverio Russo); di Tufo (Fabio Grassi); di Prata Principato Ultra (Gaetano Tenneriello); di San Martino Valle Caudina (Pasquale Ricci); di Petruro Irpino (assessore Rino Carantro); di Rotondi (Domenico Landi); e ancora di Altavilla Irpina, Capriglia irpina, Roccabascerana. Grottolella, Pietrastornina, Chianche, Torrioni, Petruro Irpino. La richiesta del confronto è stata avanzata anche dal manager dell’Asl Av1, Florio. La missiva indirizzata al commissario Cinzia Guercio; al dirigente Politiche sociali della Regione Campania Antonio Oddati, ai Comuni del Consorzio A4, all’Asl Avellino, al collegio sindacale. Oggetto: richiesta di revoca in via di autotutela. I mittenti: Raffaele D’Elia (direttore Consorzio A4); Antonio Spiniello (presidente Cda); Saverio Russo (presidente assemblea dei soci). “… nonostante l’urgenza di rendere formalmente operativo il nuovo Ambito A04 ex dgr n. 320/2012 dal mese di novembre 2012 ad oggi sono state convocate dal Comune di Avellino solo n. 3 riunioni tra i rappresentanti degli enti del nuovo ambito; i 15 sindaci dell’ex Ats A4 e il direttore generale dell’Asl Avellino hanno richiesto al commissario straordinario del Comune di Avellino la convocazione urgente della riunione degli enti del nuovo Ats A04 al fine di fare chiarezza circa l’impasse amministrativo creatosi”. E ancora: “I rappresentanti degli Enti presenti alla riunione del 20 dicembre 2012 – si legge nella documentazione -  hanno espresso la volontà di individuare il Consorzio ex art. 31 del decreto legislativo 267/00 quale forma giuridica di gestione associata del nuovo Ambito. Nel corso della riunione, Avellino è stato individuato quale Comune capofila ma, esclusivamente, per un periodo transitorio, vale a dire fino all’avvio dell’operatività di detto Consorzio, cioè fino al 31 gennaio 2013, termine di scadenza, purtroppo, non ancora verbalizzato e non rispettato. Si precisa che la volontà di individuare Avellino capofila, non poteva che essere a termine, per il periodo di cui innanzi, atteso che, diversamente, il coordinamento istituzionale avrebbe dovuto adottare uno schema di convenzione da sottoporre alla successiva approvazione dei relativi Consigli comunali. Appare evidente che nessuna disposizione può essere emanata né dal presunto Comune capofila né dal suo presunto ufficio di Piano, in quanto la forma giuridica per la gestione associata del nuovo Ambito A04 non è stata ancora formalmente individuata e costituita”. Da qui la richiesta. “… l’annullamento degli effetti dei seguenti atti ritenuti illegittimi: atto di nomina del coordinatore dell’ufficio di Piano del nuovo Ambito A04 effettuata dalla dott.ssa Cinzia Guercio; nota del 21 marzo 2013 della Regione Campania a firma del dott. Oddati in particolare nella parte in cui fa intendere che l’individuazione informale e comunque per il solo periodo transitorio del Comune di Avellino quale capofila del nuovo Ambito A04 consente la costituzione del nuovo Ambito e il suo subentro in tutte le attività in capo agli ex due ambiti così riuniti; la responsabilità dello scioglimento del Consorzio A4 è in capo ai Comuni soci”.

LA RISPOSTA DEL COMUNE DI AVELLINO CHE STOPPA LA RICHIESTA DEL CONSORZIO AMBITO A 4. La sostanza è: “… le firme dei sindaci sono in copia di un foglio del Consorzio A4 allegato: tale circostanza determina la nullità dell’istanza in quanto l’Ambito comprende anche il Comune di Avellino, comune capofila; le citate richieste del 3.4.2013 e del 4.4.2013 risultano a nome del Consorzio A4 che non ha partecipato alle sedute – né poteva partecipare – di cui ai verbali numeri 1-2-3, in quanto fanno parte del coordinamento istituzionale solo i sindaci dei Comuni appartenenti all’Ambito nella qualità dei sindaci stessi, come risulta dalla circolare 860236/2012 della Regione Campania; … atteso che dalla ricezione dello stesso, è decorso il termine di giorni 60 previsto per eventuali impugnazioni in sede giudiziaria, esso è diventato provvedimento definitivo e non più impugnabile, quindi esecutivo ad ogni effetto di legge. Si impugna e contesta, quindi ogni censura avanzata dal citato verbale per evidenti inammissibilità”. E ancora. “… si chiarisce definitivamente per quanto riguarda la forma associativa che la legge 135/2012 (spending review) sancisce che i Comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti devono esercitare le funzioni fondamentali secondo il sistema convenzione o unione di comuni, dato il divieto per gli stessi di costituire un consorzio”.

LA PROTESTA DEI SINDACI. Il primo cittadino di Cervinara, Filuccio Tangredi: “Abbiamo avuto nel mese di dicembre vari incontri anche con il commissario Guercio per la costituzione del Consorzio ex novo ma da allora non abbiamo avuto nessun altro colloquio. Eppure il 30 giugno si arriverà alla data di scadenza dell’Ambito A4 che noi non possiamo non tutelare perché in ballo c’è il lavoro di 21 operatori. Vogliamo sapere di che morte moriremo. Il Consorzio A4 ha dimostrato di funzionare benissimo, pertanto non possiamo condividere l’atteggiamento dell’asse piglia della città capoluogo”.

GLI INTERROGATIVI DEI PRIMI CITTADINI ADERENTI AL CONSORZIO. “L’articolo 9 della spending review chiarisce che i Consorzi non sono più soppressi. Perché si dovrebbe sopprimere il Consorzio A4, con costi di scioglimento a carico dei Comuni soci? In provincia di Avellino ci sono altri 3 Consorzi (Ariano Irpino, Lioni, Atripalda) e nel centro nord-Italia i servizi sociali sono gestiti attraverso strutture consortili. Perché si vuole sopprimere solo il Consorzio A4? L’Assemblea dei soci del Consorzio A4 con delibera n. 15/2013 ha individuato il Consorzio A4 quale forma giuridica di gestione associata del nuovo Ambito A04 e chiesto al Comune di Avellino di aderire al Consorzio che ha dimostrato negli anni di funzionare in modo ottimale”. Inoltre la critica che piomba addosso alla gestione di Avellino è: … “negli ultimi 5 anni il Piano sociale di Zona ha perso i finanziamenti dell’annualità 2009 pari a circa 500.000 euro”.

La richiesta è: “Perché Avellino non aderisce al Consorzio A4? Il tutto considerato che il Comune di Avellino, per i problemi connessi al Patto di stabilità, non potrebbe  contrattualizzare nessun operatore,  ciò determinerebbe che tutti gli attuali collaboratori del Consorzio A4 andrebbero a casa a partire dal prossimo primo luglio 2013. La gestione e la realizzazione dei servizi programmati nell’ambito del Piano Sociale di Zona di Avellino dovrebbe così essere esternalizzata: eventuali assistenti sociali, psicologi, sociologi, educatori (etc. etc.) dovrebbero essere contrattualizzati da società esterne con l’aggravio dei costi in capo all’Ambito e l’impossibilità di stabilizzare il sistema di welfare”. Chi la spunterà?

Pubblicato il 27 aprile su Il Sannio Quotidiano – Edizione Irpina – Edizione Sannio – Edizione Molise di TERESA LOMBARDO