D’Amelio: “Una famiglia su quattro è sotto la soglia di povertà”

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Di seguito l’intervento tenuto della Consigliera regionale PD Rosetta D’Amelio nell’ambito dell’incontro delle Acli irpine svoltosi questa mattina presso l’asilo ‘Patria e Lavoro’, sul tema “La crisi economica e lo stato sociale. Il ruolo dell’associazionismo”.

«Secondo affidabili studi di settore, una famiglia su quattro in Campania è al di sotto della soglia di povertà. Un dato inaccettabile e sicuramente indicativo per comprendere la politica scellerata che è stata portata avanti, a livello regionale, negli ultimi anni di gestione amministrativa. Nonostante l’allarmante situazione di disagio sociale, infatti, è stata approvata soltanto la scorsa settimana, con 4 mesi di ritardo, la Legge Finanziaria che consente lo sblocco di tutte le risorse. Per le Politiche Sociali, la somma è pari a circa 17,5 milioni di euro, a fronte dei 50 milioni di euro ‘pattuiti’ nell’ambito di un accordo stipulato tra maggioranza ed opposizione soltanto qualche mese fa, frutto di numerose battaglie portate avanti in seno al consiglio regionale. Purtroppo – aggiunge la Consigliera D’Amelio – l’emendamento da me presentato, che prevedeva l’utilizzo di una parte del ricavato delle tasse di circolazione per il sociale, è stato bocciato ed il finanziamento ridotto a circa la metà. Oltre ad essere un danno, è anche una  beffa, se si considera che, oltre ai dati odierni, in passato molte delle risorse pervenute in Campania dalla Comunità Europea sono state mandate indietro poiché inutilizzate. Anzi per essere più precisi, di quelle risorse abbiamo in realtà utilizzato soltanto il 10%».

Parole dure, quelle della Consigliera PD D’Amelio, la quale non si limita ad un’analisi regionale, ma entra anche nello specifico, riferendosi alla provincia irpina: «Sono contenta e convinta della proposta fatta oggi da Domenico Sarno, poiché credo che la sfida per il sociale non è ancora persa del tutto. Bisogna ripartire dal patto tra comuni locali e associazioni, perché se è pur vero che l’unione fa la forza, è anche vero che le collaborazioni concrete e reali sono quelle che servono davvero ai nostri territori. E le associazioni, in tal senso, sono molto vicine ai cittadini e di essi conoscono meglio le esigenze. L’amministrazione di un comune non può pensare di investire soltanto in infrastrutture, ma deve investire soprattutto nel sociale. Bisogna imparare a capire che il Welfare non è sinonimo di assistenzialismo, ma è un diritto di tutti, soprattutto dei più bisognosi di assistenza. E riporto l’esempio dell’ASL di Avellino, che è l’unica azienda sanitaria in attivo in Campania, tant’è che sono stati restituiti circa 22 milioni di euro di avanzo, per assistere, oggi, a tagli indiscriminati da parte di una giunta regionale che mette sullo stesso livello sia le aziende virtuose come la nostra, sia le aziende che hanno prodotto grossi buchi finanziari, come quella di Napoli. Perché – conclude D’Amelio – non abbiamo investito i soldi avanzati per migliorare i servizi all’interno della stessa azienda sanitaria già virtuosa di per sé? Probabilmente perché c’è stato qualcuno che, infischiandosene dei cittadini, ha voluto dimostrare a chi era più in alto di lui che era un bravo amministratore».