Comunali – Cicalese in campo spariglia le carte, ecco perché

 

Mentre il Popolo della Libertà resta in attesa di ufficializzare il portatore delle istanze che sarà comunque Nicola Battista – come anticipò Il Sannio Quotidiano -  (almeno questa è l’indicazione rispetto alla quale gli Azzurri non si schiodano) c’è chi come Scelta civica piazza un pezzo da novanta.

Lui è il primario di Urologia del Moscati. MINOLTA DIGITAL CAMERAVirgilio Cicalese non è uno qualunque. (Così su Il Sannio Quotidiano due giorni fa). Chi lo conosce bene sa che i fronzoli non gli appartengono.

Il medico con la ‘M’ maiuscola prestato alla politica ha già mostrato di avere i muscoli durante la scorsa consiliatura. Lui, tra le tante battaglie, ha alzato la voce affinché  la Commissione Sanità al Comune di Avellino non restasse un mero organismo; sempre lui ha rotto i ponti con i demitiani o meglio con Giuseppe De Mita reo di non aver tutelato le aree interne dell’Irpinia su una questione a lui cara: il diritto alla sanità soprattutto per chi non ha voce.

Lui che non ha peli sulla lingua e, così come deve essere, non fa differenza tra un paziente e l’altro. Per lui il paziente è sempre di serie A. Una vita spesa tra la gente e per la gente… Per i suoi amici-pazienti. E non è poco. E soprattutto non è un fatto scontato…

Ma perché decidere di mettersi anche al servizio della città capoluogo e dei suoi concittadini, non bastava il tempo speso per la sua nobile professione? L’assillo è forte: far risorgere dalle macerie la sua comunità.

Del resto sbattere i pugni da sindaco significherebbe  dare risposte assai più concrete all’insegna di tante persone che oggi non hanno la quotidianità. Quella quotidianità che si chiama assistenza al malato, che si chiama lavoro, che si chiama: diritti. Né più né meno.

Ieri a mettere nero su bianco la candidatura del primario stimato del Moscati proprio la coordinatrice provinciale di Scelta Civica Katia Petitto che sottolinea: “Nel ringraziare il dottor Cicalese per la disponibilità offerta, si rinvia ai prossimi giorni per la presentazione del programma e delle liste che compongono il raggruppamento”.

 

IL POPOLO DELLA LIBERTA’ E LE TRATTATIVE DEL TANDEM SIBILIA-CUSANO

E’ inutile negare: il tandem Sibilia-Cusano funziona. Se all’inizio più di uno aveva alzato gli scudi contro la dirigenza, alla fine si è dovuto ricredere. Tant’è che gli stessi – giovani e meno giovani – che avevano messo innanzi le ragioni del non ci sto si trovano nella lista a sostegno del Popolo della Libertà che, oggi più che mai, ha messo i piedi a terra dimostrando forza e autorevolezza anche nei confronti dell’alleato–amico Udc. Con i Centristi il Pdl è stato fin troppo chiaro e sin dall’inizio.

“Il candidato spetta a noi, con o senza di voi”. Una linea che non fa una grinza considerata la forza elettorale in più occasioni dimostrata da Cosimo Sibilia e dal Popolo della Libertà in genere. Certo la trattativa con l’Udc è ancora in corso anche se i margini del recupero appaiono assai marginali. Ieri, dopo l’interpartitico monco e infuocato di due giorni fa, che ha portato lo stesso coordinatore provinciale Maurizio Petracca a sbattere la porta, c’è stata l’ennesima telefonata per sondare il terreno. Ma se dovesse corrispondere al vero che l’uomo di Silvio Berlusconi in Irpinia è riuscito addirittura a recuperare proprio l’aventiniano Giovanni D’Ercole la posizione dei Centristi sarebbe ancora più indebolita. Dovrebbero accodarsi. Il gioco delle trattative è in mano al Pdl. Non c’è che dire. Questa è la realtà anche se l’Udc non va sottovalutato perché nella lista sotto il simbolo Scudo crociato ci sono uomini di non seconda fila: ex consiglieri e medici stimati e pertanto portatori di voti. La soluzione ideale sarebbe l’intesa anche con l’Udc (e Sibilia e company lo sanno fin troppo bene) perché una stretta di mano di tal tipo potrebbe consentire al centrodestra di vincere anche al primo turno, se si volesse fare un mero ragionamento numerico. Al di là di questo, il riavvicinamento di Giovanni D’Ercole con le sue liste civiche potrebbe essere un valore aggiunto. Proprio ieri mattina c’è stato l’incontro tra Cosimo Sibilia, Franco e Giovanni D’Ercole che non ha comunque alcuna intenzione di lasciare il partito di riferimento almeno per il momento.

Sbirciando dal buco della serratura – tranne cambi dell’ultimora – Giovanni D’Ercole dovrebbe appoggiare gli azzurri nella sfida tutta amministrativa. Sibilia e Cusano sono riusciti a convincere l’ex capogruppo cittadino che l’alleanza con il polo civico di Galasso ‘Abellinum’ non è una iattura? Probabilmente sì. In fondo Galasso – come più volte ha detto Sibilia – se ha commesso errori gli stessi sono anche il frutto di una maggioranza che gli ha messo i bastoni tra le ruote. Quella maggioranza consiliare che lo ha più volte bombardato lasciandolo a terra ferito ma non sanguinante. Alla fine cosa farà Giovanni D’Ercole? Accetterà le lusinghe del Pdl? Riuscirà a darsi un pizzico sulla pancia ingoiando il rospo targato Nicola Battista? Sì, no, forse… Tra dubbi, incertezze e perplessità si piazza Fratelli d’Italia. Ieri sera in città proprio il deus ex machine Edmondo Cirielli che ha incontrato Arturo Meo per farsi illustrare in modo più approfondito la questione avellinese. Cosa deciderà alla fine Cirielli? Lo stesso che ha sempre sostenuto la coerenza dei valori del centrodestra? Il ‘no’ a Giuseppe Galasso e ai montiani di cui lo stesso ex primo cittadino ha preso le distanze per il timore che gli stessi potessero appoggiare il Pd al ballottaggio. Ma con Cicalese in campo la partita è aperta. Tornando al fronte Fratelli d’Italia, il deputato bis Cirielli va avanti per la sua strada. O meglio per la strada che risponde al centrodestra, non ha chiuso le porte del dialogo al Popolo della Libertà – e poi perché farlo? – In fondo il Pdl è l’alleato naturale. Si registra poi anche il fatto che lo stesso ex presidente della Provincia di Salerno e il suo collega Sibilia si sono incontrati a Roma. All’ordine del giorno la questione targata Comunali e Nicola Battista.  Cosa farà Cirielli? Tutto dipenderà anche dal confronto con Giovanni D’Ercole rispetto al quale Cirielli ha sprecato parole di elogio.

Fonte Il Sannio Quotidiano – Edizione Irpina – Edizione Sannio – Edizione Molise di TERESA LOMBARDO