Spring School 2013 – Nessuna alternativa all’Europa

foto-spring-quarta-ppp-okBenevento – Nessuna Europa se prima non si riacquista una credibilità politica a livello nazionale. Questa la sintesi della giornata conclusiva di “InvestiMente -Formazione a prova di crisi”, la scuola di alta formazione politica organizzata dall’On. Erminia Mazzoni e dall’Associazione Magna Carta Campania sotto l’egida del Gruppo Ppe, in cui si è discusso del ruolo dell’Italia in Europa e del futuro dell’Ue.
Per il Senatore Lucio Romano intervenuto come relatore alla sessione plenaria dal titolo “Obiettivo Europa: un sogno da coltivare o un retaggio da superare?” “L’Europa rappresenta una realtà da inseguire. L’Italia deve essere presente con tutte le sue competenze per riuscirci. Non  possiamo pensare di accreditarci a livello sovranazionale senza ricostruire una solida credibilità politica“. “Nessuna alternativa all’Europa” fa eco il Senatore Gaetano Quagliariello, altro illustre ospite della sessione plenaria conclusiva dell’edizione 2013 della Spring School. “L’unificazione europea è un processo irreversibile, ma dopo la moneta unica ci si è fermati a metà del guado, e di fronte alla crisi questa Europa monetaria priva di una dimensione politica e di un’autentica solidarietà fra Stati ha mostrato tutti i suoi limiti” afferma ancora Quagliariello, che aggiunge: “Se si vuole portare a compimento l’integrazione bisogna dotare l’Unione di istituzioni politiche e monetarie funzionanti e in grado di contemperare le esigenze comunitarie con i legittimi interessi nazionali, senza egoismi né prevaricazioni”.
Crisi dell’euro, ma anche d’identità. A undici anni dall’introduzione della moneta unica, l’Europa vive una delle peggiori fasi di sempre. L’euro, da simbolo di solidarietà si è trasformato in capro espiatorio della debolezza e fragilità comunitaria.
Ottimista Marco Follini, che, rivolto alla platea under 35 dei talentuosi corsisti, lancia un invito alla concretezza per uscire dall’impasse: “La vera discriminante oggi verte sull’Europa e sulla nostra disponibilità a intervenire per placare gli egoismi“. Con occhio rivolto alla rielezione di Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica, il componente della direzione nazionale del Pd aggiunge: “Il voto a favore di Napolitano va in questa direzione, indicando una chiara volontà di avviare una politica di convergenza, un processo che di certo non si esaurirà subito”. Della stessa opinione l’On. Erminia Mazzoni per la quale “La scelta di Napolitano era la migliore e anche l’unica possibile. Si apre, in  questo modo, la prospettiva di un governo di larghe intese in grado di ricomporre le drammatiche lacerazioni che hanno afflitto il Paese negli ultimi mesi“.